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Il sindacato C.S.E.L.P. e i temi chiave nell’assemblea nazionale

Dal no al salario minimo per legge alle sfide per una nuova rappresentanza dei lavoratori

L’assemblea nazionale della Confederazione Sindacale Europea dei Lavoratori e Pensionati (C.S.E.L.P.) si è tenuta oggi 21 settembre per discutere una serie di argomenti fondamentali per il mondo del lavoro e dei sindacati in Italia. In un periodo in cui il dibattito politico e sindacale spesso si sovrappongono, C.S.E.L.P. ha voluto ribadire il proprio ruolo e le sue priorità.

Andamento della Confederazione
Claudio Armeni, presidente nazionale della Confederazione S.E.L.P., ha aperto l’assemblea parlando dell’andamento della Confederazione. Ha evidenziato il crescente ruolo della C.S.E.L.P. nel panorama sindacale italiano, con un aumento dei consensi tra i lavoratori e una maggiore visibilità. Armeni ha anche sottolineato l’importanza dei contributi sui social media e degli articoli pubblicati per promuovere il dibattito e sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi del lavoro.

Il salario minimo: un tema sindacale
Un altro tema centrale dell’assemblea è stato il salario minimo. Nell’assemblea C.S.E.L.P. si è sottolineato che il salario minimo è una questione sindacale e non politica. È stato sottolineato che il salario minimo dovrebbe essere discusso e negoziato nei tavoli contrattuali per garantire un reddito dignitoso per tutti i lavoratori. Inoltre, è stato evidenziato come i costi della vita varino notevolmente tra le diverse regioni italiane, creando ulteriori complessità nella determinazione di un salario minimo nazionale. Armeni ha anche avvertito del rischio di indebolire il ruolo dei sindacati se il salario minimo diventa oggetto di decisioni politiche invece che di contrattazione collettiva.

Differenziare politica e sindacato
Giovanni Centrella, segretario generale della confederazione, ha segnalato la crescente intersezione tra politica e sindacato, sottolineando che mentre il sindacato può essere in sintonia o in disaccordo con le ideologie politiche, la questione del salario minimo dovrebbe rimanere una questione di competenza sindacale, senza essere politicizzata. Centrella ha anche fatto riferimento alla nota questione dei salari che riguarda i lavoratori degli istituti di vigilanza armata e non, sottolineando che tali questioni dovrebbero essere risolte dai sindacati, poiché rappresentano un interesse diretto dei lavoratori. Ha anche criticato l’attribuzione al CNEL della competenza sulla questione del salario minimo, sottolineando che il CNEL non rappresenta adeguatamente né i sindacati né i datori di lavoro rispetto alla moltitudine di operatori sindacali che dedicano le loro giornate alle attività sindacali.

L’ampliamento del ruolo dei sindacati
La C.S.E.L.P. ha ribadito la necessità di ampliare il ruolo dei sindacati per affrontare una serie di problemi legati al lavoro, tra cui il salario minimo, la contrattazione collettiva nazionale e di secondo livello, e le pensioni, nonché dell’annosa e drammatica questione della sicurezza sul lavoro che per come è strutturata oggi la normativa, permette l’immissione nel luogo di lavoro senza la necessaria formazione, generando un periodo di altissimo rischio per l’incolumità del neo lavoratore. È stato sottolineato che il sindacato dovrebbe occuparsi di tutti gli aspetti del lavoro e del benessere dei lavoratori.

Sfide da superare e prospettive future
Claudio Armeni ha concluso l’assemblea sottolineando l’obiettivo della C.S.E.L.P. di fare sindacato in modo innovativo, adattandosi alle sfide attuali. Ha proposto soluzioni per superare il precariato, promuovere l’occupazione giovanile e migliorare l’istruzione partendo dalla scuola dell’obbligo e la formazione professionale. La C.S.E.L.P. ha anche sottolineato l’importanza di rappresentare e dare voce a tutte le realtà sindacali, comprese quelle spesso trascurate. Inoltre, ha ribadito il suo impegno a svolgere un ruolo socio-politico ed economico nel sostenere l’economia italiana e bilanciare gli aspetti finanziari ed economici con soluzioni sostenibili.

In sintesi, l’assemblea nazionale della C.S.E.L.P. ha messo in evidenza la necessità di preservare la natura sindacale del dibattito sul salario minimo e ha sottolineato la responsabilità dei sindacati nel risolvere le questioni cruciali legate al lavoro e al benessere dei lavoratori.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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