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Un ragazzo su quattro vorrebbe lasciare il lavoro che fa

Il rapporto Grafton Excellera Intelligence evidenzia che sono a caccia di una maggiore sicurezza e stabilità economica

Un giovane su 4 pensa di poter cambiare lavoro nei prossimi sei mesi in Italia. A dirlo è l’analisi pubblicata nel rapporto Grafton da Excellera Intelligence, dove emerge che la propensione a cambiare lavoro e cercare una nuova occupazione è legata principalmente agli aspetti economici: sicurezza e stabilità economica, in particolare. Che tradotto vuol dire stipendi più alti e contratti più stabili.

Risultano invece molto più residuali motivazioni come il cambio di settore, le opportunità all’estero e l’allineamento tra i valori personali e quelli aziendali.

Facendo un passo in più nell’analisi, emerge anche che sono le donne coloro che danno un maggior peso all’equilibrio tra vita privata e lavoro, a testimonianza che la distribuzione dei carichi di cura sia ancora molto diseguale nel nostro Paese.

Gli uomini, per esempio, sono molto più predisposti a sacrificare le proprie abitudini personali e familiari in cambio di un lavoro che garantisca benefici in termini di stipendio e prospettive di carriera. A testimonianza anche del fatto che per loro la pressione percepita sul piano del ruolo economico è maggiore.

Un ultimo punto interessante, che emerge in modo chiaro dai dati, è che seppur in un contesto in cui il benessere e l’equilibrio vita-lavoro vengono frequentemente indicati come prioritari, in realtà la maggioranza delle persone nel mercato del lavoro è disposta a sacrificare la propria routine quotidiana se in gioco ci sono maggiori opportunità legate alla retribuzione.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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