13
Giugno

Perché viviamo nell’era delle Grandi dimissioni

La fuga dal lavoro spiegata dal libro della sociologa Francesca Coin

Francesca Coin è una sociologa che si occupa di lavoro e diseguaglianze sociali. Dopo un dottorato di ricerca alla Georgia State University, negli Stati Uniti, ora insegna presso il Centro competenze lavoro welfare società del dipartimento di economia aziendale sanità e sociale della Supsi, in Svizzera. E, dallo scorso 30 maggio, è in libreria, per Einaudi, con “Le grandi dimissioni”, sottotitolo “Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita”.

Si tratta di un libro che sta facendo molto discutere, tanto più perché la stessa autrice ha avuto modo di spiegare che una persona su due che lascia il lavoro non ha un piano B e, paradossalmente, questo si verifica di più nei casi di lavoro cosiddetto “povero”.

In copertina si legge: “Ci hanno sempre ripetuto che il lavoro è ciò che ci definisce, il fondamento della nostra dignità di esseri umani. E allora perché, in tutto il mondo, sempre piú persone si dimettono? Negli ultimi anni abbiamo avuto diverse occasioni per chiederci se la vita che stiamo vivendo è quella che vogliamo vivere. Per molti la risposta è stata no. Questo perché è cresciuta l’indisponibilità a sottostare a regole tossiche e vessatorie che numerosi contesti lavorativi impongono.

A partire dal vissuto delle lavoratrici e dei lavoratori – soprattutto in Italia – Francesca Coin analizza le ragioni della crescita di una tendenza del tutto inattesa, e mostra come oggi dimettersi significhi non solo impedire alle condizioni di sfruttamento di deteriorare la nostra salute e le nostre relazioni, ma anche riconquistare tempo per noi stessi e per la nostra vita”.