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Se un sindacalista scrive un libro contro il salario minimo

È il caso di Savino Balzano, "ogogliosamente nato nella Cerignola di Giuseppe Di Vittorio" e che ora, con il volume edito dalla Fazi, si propone di "sfatare i miti, individuare le trappole, smascherare gli impostori e indicare una via alternativa" per salvare il mercato del lavoro italiano

Il sindacalista Savino Balzano è in libreria con “Il salario minimo non vi salverà”, edito da Fazi Editore con prefazione della giurista Lidia Undiemi.

Perché la necessità di scrivere questo libro? “Qualcosa non torna in ciò che si continua a ripetere sul salrio minimo legale – si legge nella quarta di copertina – A proporre la legge sono quelli che per decenni hanno falcidiato il mondo del lavoro, impoverendolo e precarizzandolo. L’Unione Europea, che avrebbe ispirato la riforma, ha imposto al nostro Paese una politica economica austera che ha desertificato il mercato del lavoro e reso più difficile per tante persone vivere una vita libera e dignitosa. Le forze politiche che da tempo perseguono un’agenda lontanissima dalla Costituzione, e lo stesso si può dire del grande sindacato tradizionale, oggi si autorappresentano come paladine delle lavoratrici e dei lavoratori italiani”.

“Persino Confindustria e la Banca d’Italia, da sempre sensibili al tema della moderazione salariale, non oppongono resistenza – sottolinea Balzano, mentre ricorda orgogliosamente di essere nato a Cerignola, il paese di Giuseppe Di Vittorio – E’ tutto molto strano. Davvero si pensa di poter porre rimedio a trent’anni di attacchi al lavoro con un colpo di bacchetta magica?”.

“In questo libro – si legge ancora nella quarta – Savino Balzano, forte della sua esperienza di sindacalista, mette in luce come lo strumento del salario minimo legale non abbia alcuna possibilità di risolvere i problemi radicati e profondissimi che hanno causato il crollo dei salari in Italia. Anzi, tutto induce a ritenere che una legge potrebbe provocare effetti persino controproducenti, livellando verso il basso le retribuzioni di coloro i quali sono sopra la soglia minima prevista”.

Come sottolinea Lidia Undiemi nella sua prefazione, “introdurre il salario minimo senza mettere in discussione la supremazia delle politiche neoliberiste significa porre le basi per una ulteriore spinta verso la diffusione di lavori precari e malpagati”. Per Balzano è sulle cause, storiche e recenti, che bisogna soffermarsi a riflettere per individuare una soluzione, tutt’altro che semplice o facile, al problema.

“Il salario minimo non vi salverà”, allora, si propone di “sfatare i miti, individuare le trappole, smascherare gli impostori e indicare una via alternativa”.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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