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Inps, ecco le novità su pensioni anticipate e avvisi bonari sui versamenti contributivi

Le ultime circolari dell'Istituto di previdenza per alimentare un dialogo proficuo con i lavoratori

Novità dall’Inps: i lavoratori dipendenti che raggiungono a fine 2025 i requisiti per la pensione anticipata flessibile (la cosiddetta Quota 103) o quelli per la pensione anticipata (almeno 42 anni e 10 mesi di contributi gli uomini, un anno in meno per le donne) se decidono di restare al lavoro possono chiedere al proprio datore di lavoro di avere in busta paga i contributi previdenziali a proprio carico.

Questi contributi non sono imponibili a fini fiscali.

L’Inps lo spiega con una circolare con la quale illustra le norme in materia della legge di Bilancio per il 2025. Resta fermo, invece, l’obbligo di versamento contributivo della quota Ivs (invalidità, vecchiaia, superstiti) a carico del datore di lavoro.

La seconda novità, invece, riguardano gli avvisi bonari Inps: comunicazioni inviate dall’istituto di previdenza per informare il contribuente di irregolarità nei versamenti contributivi e compiere il primo passo per il recupero crediti. Non sono ancora atti di riscossione coattiva vera e propria, ma rappresentano un invito o sollecito a regolarizzare spontaneamente – e quanto prima – la propria posizione contributiva, evitando sanzioni più gravi.

L’istituto ha rimarcato che tutti gli avvisi bonari in oggetto saranno comunque disponibili e consultabili, da parte di ogni contribuente oggetto della procedura, all’interno del “Cassetto previdenziale Artigiani e Commercianti”, ossia la piattaforma che consente la consultazione e gestione della propria posizione contributiva. In particolare, come ricorda il citato messaggio del 10 giugno scorso, il percorso di accesso sarà il seguente: “Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti” > “Posizione Assicurativa” > “Avvisi Bonari”.

Per favorire la tempestiva conoscenza tra gli artigiani e commercianti interessati, contestualmente sarà inviata una e-mail di alert ai titolari della posizione contributiva – e ai loro intermediari – che abbiano previamente fornito, attraverso il citato Cassetto, il proprio indirizzo di posta elettronica.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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