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Un’altra tragedia evitabile: sicurezza sul lavoro ancora insufficiente

Il Segretario Generale di Conf.SELP

La morte di Patrizio Spasiano, appena 19 anni, a seguito di una fuga di ammoniaca presso l’azienda Frigo Caserta, rappresenta un dramma inaccettabile che si somma all’incidente mortale avvenuto nello stesso stabilimento solo pochi giorni fa. Due vite spezzate in dieci giorni nello stesso luogo testimoniano un sistema di sicurezza del lavoro gravemente insufficiente, che espone i lavoratori a rischi inaccettabili.

Questo episodio, aggravato dalla nube tossica che ha costretto all’evacuazione dell’area circostante, evidenzia come la sicurezza non sia trattata come una priorità. Il sacrificio di giovani vite come quella di Patrizio non può essere considerato una fatalità: è il risultato di un sistema che, troppo spesso, preferisce il risparmio immediato alla tutela della vita umana.
Come Conf.SELP ribadiamo con forza la necessità di misure drastiche: l’introduzione del reato di omicidio colposo sul lavoro e l’istituzione di una Procura nazionale dedicata alle morti bianche sono interventi ormai indifferibili. A questo va aggiunto un controllo rigoroso sulla catena di appalti e subappalti, che spesso sacrifica la sicurezza per logiche di profitto.

Non si può continuare a ignorare l’urgenza di un intervento coordinato e stringente: la sicurezza sul lavoro deve diventare una priorità nazionale e globale. Senza un cambio di passo, continueremo a contare vite spezzate, in un contesto che dovrebbe garantire dignità e sicurezza, non dolore e tragedie.

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Segretario Generale Confederazione SELP

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