
Il termine del 31 luglio per la quinta rata della Rottamazione quater potrebbe essere prorogato al 15 settembre 2024. L’approvazione dello slittamento era attesa in concomitanza con il Consiglio dei Ministri del 26 luglio 2024, durante il quale erano all’ordine del giorno disposizioni integrative e correttive relative al regime di adempimento collaborativo, alla razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e al concordato preventivo biennale.
Secondo alcune anticipazioni, ora, il Governo sta anche valutando la possibilità di riaprire i termini per quei contribuenti che, dopo aver aderito, sono usciti dalla definizione agevolata negli ultimi mesi. Inoltre, si ipotizza una nuova rottamazione che includa tutte le cartelle esattoriali del 2023. Il motivo di queste misure è il gettito recuperato finora, che è risultato inferiore alle aspettative. Il Governo punta così a rendere più flessibile lo strumento agevolativo per incrementare le entrate.
Proroga della scadenza della Rottamazione quater
La scadenza attuale per il pagamento della prossima rata della Definizione Agevolata 2024 delle cartelle esattoriali è fissata al 31 luglio. Grazie ai cinque giorni di tolleranza, i pagamenti effettuati entro lunedì 5 agosto sarebbero considerati tempestivi. Tuttavia, la proroga al 15 settembre sembra quasi certa. Il mancato rispetto delle scadenze comporterebbe la decadenza dalla definizione agevolata e la ripresa delle normali attività di riscossione sulle somme residue.
Modalità di pagamento delle rate
I contribuenti possono pagare le rate utilizzando le seguenti modalità già adottate per i pagamenti precedenti:
Tramite i moduli (bollettini) allegati alla Comunicazione delle somme dovute, pagabili presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate, banche, Poste Italiane, ricevitorie autorizzate e PagoPA.
Utilizzando il servizio Paga online sul portale dell’agente della riscossione AdER o tramite l’app Equiclick.
Mediante domiciliazione bancaria e addebito RID sul conto corrente.
Ipotesi di riapertura dei termini
La Commissione Finanze della Camera ha proposto recentemente lo slittamento della scadenza di luglio, ma non si escludono ulteriori misure. Secondo le stime del Governo, la Rottamazione doveva generare entrate per circa 300 milioni di euro, ma finora solo la metà dei contribuenti che avevano aderito ha continuato a pagare, lasciando un buco di 100 milioni di euro.
I tecnici dell’Economia stanno valutando due possibili soluzioni:
La riapertura dei termini, permettendo a chi aveva inizialmente aderito di rientrare nella definizione agevolata. Questo approccio sarebbe simile a quello adottato a inizio 2024, che ha consentito ai ritardatari dei primi due versamenti di regolarizzare la loro posizione entro metà marzo.
Una nuova rottamazione che consentirebbe di sanare le cartelle esattoriali affidate all’agente della riscossione entro il 31 dicembre 2023.Queste misure mirano a recuperare le somme non ancora incassate e a incentivare i contribuenti a regolarizzare la loro situazione fiscale.