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Istruzione, perché Afam e Itc Academy stanno avendo più successo delle università

La quarta edizione dell'Osservatorio Mheo (Milan Higher Education Observatory)

In Italia aumenta il numero di studenti iscritti ad un corso terziario, una crescita costante e più forte rispetto a quella registrata per le università. In 10 anni Afam, acronimo di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica e Its Academy hanno registrato un incremento di iscritti e buoni risultati occupazionali, nonché salari alti, grazie al coinvolgimento delle aziende. E’ quanto emerge dalla quarta edizione dell’Osservatorio Mheo (Milan Higher Education Observatory), dedicato a studi e ricerche sull’istruzione terziaria in rapporto con il sistema economico e coordinato dall’Università Statale di Milano e realizzato in collaborazione con Deloitte.

Nonostante si attenda un’inversione di tendenza dovuta al calo demografico, al momento il sistema italiano insomma è in espansione e mostra ancora margini di progressione, soprattutto considerando il valore aggiunto che è in grado di garantire in termini di competenze, occupabilità e retribuzione.

Gabriele Ballarino, docente del Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università Statale di Milano e responsabile del quarto rapporto afferma: “Intraprendere questo tipo di percorsi facilita l’allineamento tra le competenze richieste dal sistema economico e la formazione ricevuta, garantendo migliori opportunità di lavoro”.

Matteo Turri, responsabile scientifico dell’Osservatorio Mheo, aggiunge: “Milano e la Lombardia ospitano un sistema di Istruzione Terziario forte, reputato e plurale con 69 istituzioni in Lombardia, tra cui ben 32 a Milano, che vantano un rapporto capillare e strategico con le realtà produttive e il territorio. I dati ci confermano che è importante aumentare la consapevolezza di questa ricchezza culturale e che le istituzioni rafforzino la collaborazione e le partnership tra enti e imprese, su base territoriale, così da rendere sempre più riconoscibile questa eccellenza e potenziare le opportunità di occupazione per gli studenti”.

Infine, Gabriele Secol, Partner di Deloitte Officine Innovazione: “Un effetto positivo sul tessuto industriale dei territori perché risponde alla crescente domanda di professionisti specializzati da parte delle aziende, chiudendo il mismatch tra domanda e offerta di talenti. I dati e le evidenze presentate dal Rapporto ci mostrano come questo sistema virtuoso deve crescere dimensionalmente e coinvolgere più imprese per avere un impatto significativo a livello nazionale”.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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