
Nel primo trimestre del 2025 sono state effettuate 35.744 ispezioni nelle aziende (38.263 se si contano anche verifiche amministrativo-contabili), in aumento del 17% sullo stesso periodo del 2024. Lo comunica l’Inl, Ispettorato nazionale del lavoro. Su 21.469 pratiche già chiuse sono state rilevate irregolarità in 15.588 casi con un tasso del 74%.
Questo è legato ai controlli mirati anche grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Le pratiche già concluse con esito irregolare sono state 15.882 con un aumento del 20%, permesso anche dal miglioramento della capacità di intelligence nell’individuazione di obiettivi ispettivi. Le ispezioni specifiche su salute e sicurezza sono cresciute del 28%, passando da 10.439 a 13.367.
L’attività ispettiva del solo personale dell’Inl ha permesso il recupero di 42.711.527 euro in contributi e premi nei primi tre mesi del 2025, (+12%).
Sta di fatto che i dati dell’Anmil sul fronte sicurezza continuano ad essere alquanto sconfortanti: nei primi due mesi del 2025, sono state 138 le denunce di infortunio mortale per incidenti, con un aumento del 16% sullo stesso periodo del 2023.
Le denunce di infortunio si riferiscono a 101 decessi in occasione di lavoro e a 37 incidenti mortali in itinere, ovvero nel percorso tra l’abitazione e il luogo di lavoro. Nel complesso gli incidenti sul lavoro denunciati nei primi due mesi dell’anno sono stati 89.556, in calo del 3,4% rispetto ai 92.711 dei primi due mesi del 2024.
Nei primi due mesi dell’anno le denunce di malattia professionale sono state, invece, 14.917 con un aumento del 5,8% sullo stesso periodo del 2024.
Nell’intero 2024 sono arrivate all’Inail, nel complesso, 589.571 denunce di infortunio con un aumento dello 0,7% sul 2023 e tra queste 1.090 hanno riguardato casi mortali con una crescita del 4,7% sull’anno precedente: le denunce per malattia professionale nell’anno sono state 88.499 con una crescita del 21,6% sul 2023.