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Quanti posti di lavoro si stanno creando nel settore della Difesa

L'indagine di Indeed, uno dei portali di recruting più utilizzati in Europa

Le guerre in corso trainano il mercato del lavoro dell’industria della difesa. Esso, infatti, secondo uno studio di Indeed, uno dei portali di recruting più utilizzati in Europa, cresce più della media.

Si calcola che le offerte di lavoro in questo settore siano aumentate del ben 45%.

Il dato è scaturito dall’analisi delle offerte di lavoro di 25 delle maggiori aziende europee di difesa, elencate nella classifica Sipri Top 100 (tra cui ci sono Airbus, Atomic Weapons Establishment, Babcock International, BAE Systems, CEA, Dassault Aviation, Diehl, Fincantieri, Hensoldt, KNDS, Kongsberg, Leonardo, MBDA, Melrose Industries, Naval Group, Navantia, PGZ, Qinetiq, Rheinmetall, Rolls-Royce, Saab, Safran, Serco Group, Thales, ThyssenKrupp).

Da esse emerge che nell’aprile del 2025, seppure in rallentamento, la crescita delle offerte di lavoro è stata del 45% al di sopra dei livelli del 2021.

E l’Italia? Il nostro Paese non resta certo indietro, anzi. Tra gennaio 2022 e maggio 2025, la domanda di professionisti italiani nell’ambito della difesa è cresciuta di 3,6 volte. Un trend netto che riflette il potenziamento degli investimenti pubblici e privati nella sicurezza nazionale e nella modernizzazione degli armamenti.

Tra le competenze più ricercate, oltre a ingegneri e informatici, spiccano figure specializzate nella cybersecurity, nella meccatronica e nella progettazione di sistemi complessi . Professioni che, sempre più combinano l’approccio industriale tradizionale con la componente digitale.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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