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Poliworking, ecco come il digitale spinge ad avere più lavori contemporaneamente

Poliworking
Negli Stati Uniti una ricerca evidenzia la nuova tendenza diffusa soprattutto tra i nativi digitali. Sottolineando le nuove possibilità di guadagno, ma anche i rischi

Le nuove tecnologie digitali stanno rivoluzionando il mondo del lavoro con la possibilità di essere attivi anche da remoto. Ma non è certo questa l’unica novità evidenziata, tra l’altro, già negli anni della pandemia. L’ultima tendenza che si sta affermando grazie all’informatica e soprattutto presso le nuove generazioni l’ha evidenziata una ricerca commissionata da una azienda statunitense, la Paychex. E riguarda la tendenza sempre più affermata di svolgere più lavori contemporaneamente. Questo fenomeno si chiama poliworking e riguarda almeno il 40% delle persone che per lavorare accende un computer tutti i giorni.

Come accennato, sono le generazioni native digitali ad essere maggiormente attratte da questa nuova possibilità. Il 46% appartiene alla generazione nata a cavallo del 2000 la quale, per la stragrande maggioranza (il 92%), è rappresentata da freelance. Non solo: quasi tutti, infatti, possono considerarsi all’inizio della loro carriera professionale. Detto questo, il poliworking è stato evidenziato negli Stati Uniti ma, secondo gli analisti, essendo simili i rispettivi mercati del lavoro e molto interconnesse le rispettive economie, esso rappresenta di sicuro una tendenza in forte ascesa anche nei Paesi europei.

Ma quali sono i settori in cui si trovano più lavoratori doppiamente impegnati? Scontata la ribalta del settore tecnologico, si segnalano anche quello del marketing e della finanza, quei campi, vale a dire, dove il lavoro da remoto è già di per sé più diffuso. E in effetti, chi lavora da remoto è più propenso al polilavoro per l’81% dei casi, seguito da chi lavora in maniera che si può definire ibrida col 79%. Ma perché si sceglie il polilavoro? Spesso anche per esigenze meramente pratiche, come quella di trascorrere la giornata lavorativa lontana dalle costrizioni di un ufficio. Ma anche e soprattutto per arrivare a guadagnare una cifra più congrua alle proprie esigenze.

Ci sono anche casi in cui il doppio lavoro nasce dall’esigenza e dalla possibilità di colmare spazi temporali vuoti durante la giornata. Certo, però, che la capacità di organizzarsi risulta in ogni caso fondamentale per portare avanti nello stesso periodo più lavori. Prima di tutto, si deve evitare che il doppio impegno infici i risultati che clienti, responsabili, colleghi e capiufficio si attendono. Tant’è che la ricerca avviata da Paychex, intervistando anche diversi manager, ha evidenziato che i lavoratori impegnati nel poliworking sono anche i più difficili da gestire.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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