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Bonus Irpef di 100 euro, cosa cambia

Per chi non ha ricevuto l'importo in busta paga, è possibile recuperarlo a fine anno attraverso il datore di lavoro o mediante dichiarazione dei redditi

Nel 2024, il bonus IRPEF da 100 euro in busta paga subisce una modifica nel trattamento integrativo per i redditi fino a 28mila euro. Questo bonus, erogato mensilmente, è destinato ai dipendenti con un reddito lordo fino a 15 mila euro e varia in base alle detrazioni e all’imposta lorda dovuta.

La nuova regolamentazione prevede che per redditi fino a 15mila euro, il bonus spetta se l’imposta lorda dovuta supera le detrazioni da lavoro diminuite di 75 euro in rapporto ai giorni di lavoro effettivi. Per redditi fino a 28 mila euro, il bonus è concesso in misura ridotta se le detrazioni non superano l’imposta lorda dovuta. Questo adeguamento tecnico compensa gli effetti dell’accorpamento dei primi due scaglioni IRPEF fino a 28mila euro, applicato solo nel 2024.

L’importo massimo annuo del bonus è di 1200 euro, erogato in 12 mensilità da 100 euro ciascuna. Il bonus è esentasse per coloro con un reddito fino a 15mila euro, riducendosi progressivamente per redditi fino a 28mila euro se le detrazioni superano l’imposta lorda dovuta.

Per i dipendenti, il bonus compare nel cedolino paga come “trattamento integrativo” secondo le disposizioni della Legge di Bilancio 2022. La riforma degli scaglioni IRPEF per redditi tra 15mila e 28mila euro non influisce sullo stipendio netto a causa del nuovo metodo di calcolo del bonus.

I requisiti per ottenere il bonus includono un reddito annuo fino a 15mila euro per ricevere l’importo pieno, mentre per redditi fino a 28mila euro, il bonus è concesso in misura ridotta se le detrazioni superano l’imposta lorda dovuta.
Il calcolo del bonus dipende dal reddito e dalle detrazioni, con un’attenzione particolare alle spese deducibili come carichi di famiglia, lavoro dipendente, interessi passivi del mutuo prima casa e altre voci previste dalla normativa.

Per chi non ha ricevuto l’importo in busta paga, è possibile recuperarlo a fine anno attraverso il datore di lavoro o mediante dichiarazione dei redditi. Il Bonus Renzi precedentemente ottenuto deve essere dichiarato nella dichiarazione dei redditi.

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Segretario Generale Confederazione SELP

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