I lavoratori dipendenti del settore privato non agricolo con almeno un giorno di lavoro retribuito sono cresciuti ancora nel 2024 (+2%) e hanno superato quota 17,7 milioni con una retribuzione media di 24.486 euro e una media di 247 giornate retribuite.
L’Inps fotografa la galassia del lavoro dipendente privato e segnala che se la situazione migliora sotto il profilo salariale, con un incremento medio delle buste paga del +3,4%, c’è ancora un’ampia area di lavoro povero e un forte gap salariale tra uomini e donne. Ecco cosa c’è da sapere.
Circa il 34% di coloro che ha avuto almeno una giornata di lavoro retribuita ha preso retribuzioni inferiori a 15mila euro nell’anno, ovvero 6,1 milioni di lavoratori, concentrati tra chi ha lavorato un numero di mesi ridotto rispetto all’intero anno.
Ma anche tra chi ha lavorato per l’intero anno c’è una quota consistente di persone che hanno guadagnato meno di 15mila euro, attestabile a poco più di un milione, mentre un altro milione, per la precisione un milione e 47mila, sono quelle che hanno percepito tra 15mila e 20mila euro di retribuzione.
Se si guarda al genere, il gap retributivo tra uomini e donne resta consistente anche a causa del maggiore utilizzo tra le donne del part time, sia orizzontale che verticale, a causa della media più bassa dei giorni di lavoro retribuiti nell’anno ma anche delle qualifiche più basse. Nel 2024 su 17,7 milioni di persone con almeno un giorno di lavoro retribuito nel settore privato non agricolo le donne hanno avuto in media retribuzioni di 19.833 euro a fronte dei 27.967 euro medi degli uomini, cioè circa il 29% in meno. A fronte di 247 giornate medie retribuite e di 24.486 euro di retribuzione media per uomini e donne gli uomini hanno lavorato in media nell’anno 251 giorni e le donne 240.
Se si analizza il numero medio di dipendenti del settore privato non agricolo si arriva a 14.968.307 unità con una crescita del 2,1% rispetto al 2023. I lavoratori a tempo indeterminato nel 2024 nel settore privato non agricolo sono stati in media 12.049.554 con una crescita di circa 284mila unità in un anno e di oltre due milioni rispetto al 2015.
Ma anche rispetto al pre Covid (2019) c’è stato un aumento significativo dei dipendenti stabili del settore privato con circa un milione di lavoratori in più. In riferimento alla tipologia contrattuale si registrano variazioni positive del 2024 rispetto al 2023 pari a +0,6% del tempo determinato, +2,4% del tempo indeterminato e +3,4% degli stagionali. Il part time (orizzontale, verticale e misto) riguarda circa 4 milioni di lavoratori, per oltre i due terzi donne.
Mettendo in relazione il territorio con la tipologia contrattuale, nel 2024 il numero medio di lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato è massimo nel Nord-ovest con 4.057.391 lavoratori e un’incidenza sul relativo totale pari all’83,9%. La tipologia contrattuale del tempo determinato, invece, presenta la maggiore incidenza percentuale nelle Isole e nel Sud, rispettivamente con il 22,4% e il 21,3% (dato nazionale: 17,1%).
Nel 2024 il 12,4% dei lavoratori dipendenti con almeno una giornata retribuita ha la cittadinanza extracomunitaria; il 32,3% di essi si colloca nelle prime due classi di importo della retribuzione annua (sotto 10 mila euro) mentre per i lavoratori dipendenti comunitari, inclusi gli italiani, questa quota è pari al 22,1%. A partire dalla classe di importo superiore ai 30 mila euro la presenza di extracomunitari diminuisce sensibilmente: solo il 10,4% dei lavoratori extracomunitari ha una retribuzione maggiore o uguale a 30 mila euro contro il 29,0% dei comunitari. Nel complesso solo 836mila dipendenti hanno percepito retribuzioni pari o superiori a 60mila euro e tra questi solo 380.442 hanno avuto in busta paga almeno 80mila euro.
Gli operai restano la maggioranza dei lavoratori dipendenti del settore privato con 9.850.462 persone con almeno un giorno di lavoro nel 2024 (il 56% del totale) con una retribuzione media di 18.227 euro e 231 giornate in media lavorate. Gli impiegati sono 6.490.467 per una retribuzione media di 27.797 euro e 267 giorni di lavoro. I dirigenti sono 141.718 per una retribuzione media di 163.643 euro e 297 giorni di lavoro.

