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Dove trovare lavoro, il caso McDonald’s

La neo amministratrice delegata Giorgia Favaro: "Abbiamo in programma 5000 nuove assunzioni, soprattutto al Sud. E già da tempo abbiamo azzerato il gender gap sui salari"

Una porzione di patatine fritte o un panino da McDonald’s non passano mai di moda. La neo amministratrice delegata italiana della multinazionale statunitense, Giorgia Favaro, lo ha confermato snocciolando dati che la dicono lunga: crescita a doppia cifra del fatturato nel 2023 rispetto al mercato di riferimento, 48 nuove aperture per un totale di 700 ristoranti, 5000 assunzioni pe una forza lavoro di 35000 dipendenti. Ma non solo: McDonald’s, ha avuto modo di sottolineare la manager in una intervista concessa a Repubblica, ha azzerato il gap sui salari e si accinge a fare nuove assunzioni soprattutto al Sud.

“Per il prossimo futuro – ha annunciato la Ceo – prevediamo di aprire una cinquantina di nuovi ristoranti soprattutto nelle province e nelle periferie del Mezzogiorno, in cui a volte siamo l’unico presidio aperto in quartieri dove la notte è tutto chiuso. Quest’anno puntiamo ad assumere altre 5000 persone. Vogliamo poi continuare a creare valore sociale ed economico sul territorio: secondo un’analisi di Althesys, per ogni euro di fatturato generato in Italia, McDonald’s redistribuisce 3,3 euro divisi fra famiglie, Stato e imprese”.

Ma chi sono i lavoratori di McDonald’s in Italia? A questa domanda, Giorgia Favaro ha risposto così: “Si tratta di una popolazione eterogenea, grazie a una politica inclusiva: c’è una buona percentuale di immigrati e di persone con disabilità. Le donne rappresentano il 62% dei dipendenti, il 50% dei direttori di ristoranti e il 50% dei team manageriali. Abbiamo già da diversi anni azzerato il gender pay gap e offriamo annualmente un milione di ore di formazione. Nell’ottica di favorire la meritocrazia, nell’ultimo triennio, il 50% dei dipendenti è stato promosso e spostato di ruolo per accrescere le competenze. Inoltre, molti dei nostri licenziatari sono partiti come impiegati nei ristoranti, sono cresciuti in azienda per poi decidere di diventare imprenditori”.

Sta di fatto che tutto questo ancora non basta: la Ceo ha aggiunto che McDonald’s si impegna anche sul fronte sociale come nel caso della violenza di genere e il progetto ‘Sempre pronti a donare’, nato durante la pandemia insieme al Banco alimentare e alla Comunità di Sant’Egidio e grazie al quale già l’anno scorso ha offerto 217000 pasti coinvolgendo 300 ristoranti. “Ma non solo – ha aggiunto Favaro – abbiamo lanciato giornate di raccolta dei rifiuti abbandonati, utilizziamo packaging riciclabile al 100% e, con Altroconsumo, abbiamo sviluppato una campagna per la corretta differenziazione”.

“Ora – ha concluso la manager – mi piacerebbe che, nel corso del mio mandato, i valori di McDonald’s, inclusione, accessibilità e comunità, fossero percepiti come attributi caratterizzanti del marchio da un’opinione pubblica sempre più ampia”.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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