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L’importanza dell’oblio oncologico per tornare a vivere (e a lavorare)

Ieri sera, il ritorno del compositore Giovanni Allevi sul palco del Festival di Sanremo ha emozionato tutti. Ma deve anche far riflettere sulla legge che dà a chi ha avuto una malattia come la sua il diritto di ripartire

Ieri, sul palco del Festival di Sanremo, ha commosso tutti il ritorno in scena del compositore Giovanni Allevi. Lo si può considerare un pò come il suo ritorno al lavoro dopo il tumore che l’ha colpito. A tal proposito, di recente, è stata approvata all’unanimità la legge che ha posto fine alle discriminazioni nei confronti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche. Ma bisogan dire che, a tutt’oggi, sono ancora molti i diritti che rischiano di rimanere ostacolati oppure preclusi a chi sia malato oncologico o a chi ne sia guarito: si va da una semplice partecipazione a un concorso alla richiesta di un mutuo; dall’adozione di un bambino fino all’instaurazione un rapporto di lavoro.

Ci troviamo di fronte a vere e proprie disparità di trattamento che operano in molte situazioni. Meno male che la nuova legge ha inserito quello che prende il nome di “diritto all’oblio oncologico” in modo tale da ottenere il plauso di oncologi e associazioni di categoria in quanto riconosce alle persone guarite da una malattia oncologica il diritto di non fornire informazioni o subire indagini in merito alla pregressa condizione patologica. Tutto questo per poter accedere a servizi bancari, finanziari, assicurativi, a procedure concorsuali, al lavoro e anche a un’eventuale formazione professionale.

Con questa legge, si dà la possibilità al paziente guarito da una malattia oncologica il diritto all’oblio, cioè il diritto a veder dimenticata la propria malattia. Però, è necessario che il trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta oppure dopo cinque anni nell’ipotesi che la malattia sia nata prima del compimento del ventunesimo anno di età.

Vigilerà il Garante per la Protezione dei Dati Personali sulla corretta applicazione della legge che considera la guarigione non solo a livello clinico, ma anche a livello sociale.

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Consulente del lavoro

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