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UniRai, un’alternativa sindacale per i giornalisti Rai (con sostegno bipartisan)

Gasparri e la fine dell'anomalia: "Il mondo con un solo sindacato è come il Vietnam"

È nata Unirai, un’associazione di giornalisti della Rai che si propone come alternativa all’Usigrai. La presentazione dell’organizzazione, tenutasi il 30 novembre presso l’Auditorium Due Pini di Roma, ha visto la partecipazione di giornalisti, direttori, esponenti bipartisan del mondo sindacale e della politica, nonché tutti i membri della Commissione di vigilanza, confermando l’ampio sostegno ricevuto.

Francesco Palese, giornalista di Rainews24 e uno dei promotori insieme ad altri colleghi delle testate Rai, spiega che Unirai nasce con l’intento di dare voce al malcontento tra i colleghi, cercando di indirizzarlo in maniera costruttiva per offrire un’alternativa credibile. Palese sottolinea che al momento non si tratta di un sindacato, ma di un’associazione aperta, lasciando aperta la possibilità di evolvere in sindacato se gli iscritti lo richiederanno.
Oltre alla componente di Usigrai Pluralismo e Libertà, Unirai conta già circa 300 aderenti, con previste iscrizioni ufficiali nei prossimi giorni. Palese evidenzia la presenza di esponenti bipartisan nella Commissione di vigilanza, a dimostrazione che Unirai non si schiera politicamente e ambisce a rompere un presunto monopolio di idee.

Francesco Giorgino introduce l’evento, leggendo il saluto del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, sottolineando l’importanza della libertà sindacale e applaudendo la nascita di Unirai come un segno di pluralismo nel panorama giornalistico. Bruno Vespa, nel suo intervento, esprime la speranza che Unirai riesca a attrarre molte forze e a crescere rapidamente, criticando l’Usigrai e definendolo la Cgil dei giornalisti.

Durante l’evento, si discute del ruolo dell’informazione nel servizio pubblico con la partecipazione di direttori e rappresentanti delle diverse testate Rai. Nicola Rao, direttore Comunicazione, esprime entusiasmo per Unirai, sottolineando che la sua nascita garantisce un’idea di pluralismo sindacale essenziale per rendere la Rai aperta ed inclusiva.

Nel secondo panel, moderato da Giorgino, intervengono membri della Commissione di vigilanza Rai, tra cui le vicepresidenti Maria Elena Boschi e Augusta Montaruli. Boschi auspica che Unirai rappresenti un’associazione basata sulle competenze, libera dal partitismo, per contribuire al massimo pluralismo nella Rai. Stefano Graziano, componente PD della Commissione vigilanza, accoglie positivamente l’arrivo di nuove associazioni, sottolineando comunque il ruolo importante svolto da Usigrai nel corso degli anni.

Fra gli interventi, Casarin, direttore del TGR, ha sottolineato la necessità di adottare un approccio realista nelle scelte, definendo l’iniziativa come un’”operazione verità” lontana dalle ipocrisie a cui ci si è abituati. Nel suo intervento, Pionati, direttore GR, ha affermato che “più siamo, meglio stiamo”. Mariella, direttore delle relazioni istituzionali RAI, ha auspicato che UNIRAI diventi il “motore del cambiamento” contro la mera affermazione e perpetuazione del potere fine a sé stesso.

Volpi, direttore di RAI Sport, ha espresso il desiderio che Unirai si configuri come un sindacato non di opposizione, ma propositivo e protagonista. Petrecca, direttore di RAI News, ha sottolineato la necessità di avere il coraggio di dire le cose come realmente stanno. Pagliara, corrispondente RAI a New York, ha richiamato la missione del sindacato al pluralismo degli interessi della categoria e ha auspicato la fine dei “favori” con carriere giuste e non politicizzate.

Corsini, direttore degli approfondimenti, ha evidenziato il periodo di crisi del sindacato, sottolineando la necessità di un ritorno alla missione originaria del mondo sindacale. Di Pietro, membro del CDA eletto dai lavoratori, ha dichiarato la sua piena disponibilità al dialogo e ha elogiato l’iniziativa.

UniRai si propone di offrire un’alternativa alla rappresentanza sindacale esistente, con l’obiettivo di promuovere il pluralismo e contrastare il pensiero unico. I panel dell’evento hanno affrontato la questione della rappresentanza sindacale attuale e la necessità del consolidamento della missione del servizio pubblico, elogiando il contributo dell’associazione al pluralismo. Maurizio Gasparri ha sottolineato l’importanza del pluralismo sindacale, affermando che “il mondo con un solo sindacato è pari al Vietnam”.

 

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Segretario Generale Confederazione SELP

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