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Ammortizzatori sociali, formazione e previdenza: ecco come sono state riformate col Ddl Lavoro

Le novità volute dal Governo Meloni

Il Ddl Lavoro del Governo Meloni, pubblicato in Gazzetta lo con la legge 203 del 2024, contiene delle nuove disposizioni sia per gli ammortizzatori sociali e la formazione che in materia previdenziale e contributiva.

Per quanto riguarda gli ammortizzatori e la formazione si prevedono quattro novtà.

La prima è la sospensione della prestazione di cassa integrazione per le giornate di lavoro subordinato o di lavoro autonomo svolte durante il periodo di integrazione salariale. Il lavoratore decade dal diritto al trattamento di integrazione salariale nel caso in cui non abbia provveduto a dare preventiva comunicazione alla sede territoriale dell’INPS dello svolgimento dell’attività lavorativa. Le comunicazioni telematiche previste dalla legge assolvono l’obbligo del lavoratore

La seconda novità èl’incremento di 5 milioni di euro per il 2024 delle risorse destinate alla copertura delle spese di amministrazione degli enti privati gestori di attività formative.

Dal 2024, poi, c’è estensione a tutte le tipologie di apprendistato delle risorse destinate annualmente per la formazione del solo apprendistato professionalizzante.

Infine, sempre il Ddl Lavoro istituisce presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, dell’Albo delle buone pratiche dei PCTO, al fine di condividere e diffondere soluzioni organizzative ed esperienze di eccellenza e dell’Osservatorio nazionale per i PCTO, con compiti di sostegno delle attività di monitoraggio e di valutazione dei medesimi percorsi.

Per quanto riguarda la previdenza e i contributi, invece, il Ddl Lavoro contiene due novità: la prima è che dal primo gennaio 2025 sarà possibile rateizzare fino ad un massimo di 60 rate mensili i debiti per contributi, premi e accessori di legge, dovuti all’Inps e all’Inail e non affidati agli agenti della riscossione, nei casi da definirsi con decreto ministeriale e secondo i requisiti, i criteri e le modalità successivamente stabiliti da un atto emanato dal consiglio di amministrazione di ciascuno dei due enti

In ultimo, sono stati uniformati i tempi di presentazione delle domande di accesso ad Ape Sociale e di pensionamento anticipato con requisito contributivo ridotto, prevedendo che tali domande siano presentate entro il 31 marzo, il 15 luglio e, comunque, non oltre il 30 novembre di ciascun anno.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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