
Un ulteriore intervento sul cuneo fiscale per i redditi più bassi, maggiore flessibilità nell’applicazione dei contratti a termine e riforma del reddito di cittadinanza e gli incentivi per le assunzioni di giovani. Sono le principali novità del decreto lavoro approvato in consiglio dei ministri. Un testo che, secondo quanto annunciato dal ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone, contiene importanti misure.
“In una giornata dedicata ai lavoratori, il governo ha introdotto dei provvedimenti importanti a sostegno delle famiglie con un intervento sul cuneo contributivo e un intervento annunciato da tempo che è l’introduzione dell’assegno di inclusione, in sostituzione del reddito di cittadinanza – ha spiegato il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone – Uno strumento mirato per le famiglie con fragili, over 60, persone con disabilità o nuclei che hanno al loro interno i minorenni. Ci sono poi tanti interventi sul fronte sicurezza sul lavoro e, quindi, anche sull’intensificazione dei controlli e sul fonte della semplificazione, anche per quanto riguarda i contratti a termine”.
Il taglio del cuneo contributivo per sei mesi aumenta quindi di altri quattro punti: per i periodi di paga dal 1 luglio 2023 al 30 novembre 2023 l’esonero contributivo sale dagli attuali due punti a sei punti per i redditi tra 25 mila a 35 mila euro e dagli attuali tre a sette punti per i redditi fino a 25 mila euro.
Dal primo gennaio 2024, inoltre, arriva l’assegno di inclusione come misura di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale per le famiglie in cui sono presenti disabili, minori o over 60. Si tratta di un assegno fino a 500 euro al mese, che sale a 630 euro se il nucleo è composto da over 67 o con disabili gravi, cui aggiungere 280 euro mensili per l’affitto.
Intanto, la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, affida ad un video i suoi commenti sul provvedimento: