321 visualizzazioni 2 min 0 Commenti

Transizione green e digitale: l’Europa dà il via libera alla Zes Unica per il Mezzogiorno

Otto le Regioni interessate: Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia e Sardegna. Il ministro Fitto: "Una grande opportunità di sviluppo"

Disco verde dall’Unione Europea per istituire in otto regioni del Sud Italia una unica Zona Economica Speciale. È quanto ha annunciato il Governo dopo un incontro svoltosi a Bruxelles tra il ministro degli Affari Europei, Raffaele Fitto, e la commissaria per la concorrenza, Margrethe Vestager.

Le otto regioni interessate sono Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia e Sardegna. Finora, le Zes erano, su tutto il territorio nazionale, solamente otto. Fatto sta che, evidentemente, il pacchetto di vantaggi che offrono per gli investitori è stato giudicato positivamente tanto da giungere all’allargamento. Con i vantaggi della Zes, si renderà strutturale anche un’altra misura: la decontribuzione Sud.

“La Zes Unica – ha dichiarato il ministro Fitto – è una importante opportunità di sviluppo e attrazione degli investimenti che può rendere il Mezzogiorno d’Italia un riferimento importante in tutto il continente europeo. Si tratta di un volano decisivo per l’economia del Sud, dell’Italia e dell’area del Mediterraneo”.

Ma in cosa consiste il pacchetto di agevolazioni previsto con l’istaurazione della Zes Unica? Si tratta di misure semplificative che accelerano le procedure autorizzative, approvative e di sostegno alle imprese, in primis con l’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive e poi con la riduzione di un terzo dei termini di conclusione dei procedimenti. A beneficiarne saranno soprattutto le aziende attive nei settori strategici della transizione green e digitale e oggetto della piattaforma Step (Strategic Technologies for Europe Platform) finalizzata a sostenere le tecnologie strategiche in Europa.

Gli strumenti di incentivazione saranno definiti in accordo con le amministrazioni competenti e improntati a principi di certezza e stabilità del quadro normativo e di semplificazione procedurale, oltre che declinati in coerenza con i diversi meccanismi di programmazione nazionale ed europei già esistenti, a partire dal Pnrr e dal relativo capitolo sul RepoweEu, il piano con cui l’Europa vuole garantirsi l’indipendenza energetica. Inoltre, si cercherà di garantire trasparenza ed efficienza dell’intero processo attraverso uno sportello unico digitale che dia massima certezza agli operatori.

Avatar photo
Redazione - Articoli pubblicati: 1

Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

Twitter
Facebook
Linkedin
Scrivi un commento all'articolo