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Manovra 2025, ecco cosa bolle in pentola

Il provvedimento che inizia a prendere forma prevede interventi per circa 18 miliardi di euro annui

Cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima Manovra finanziaria? Il Ministro dell’Economia ha illustrato il Documento programmatico di bilancio (Dpb), che verrà trasmesso al Parlamento e alla Commissione europea.

La Manovra prevede interventi per circa 18 miliardi di euro annui, distribuiti su svariati ambiti e settori ritenuti strategici.

Le misure in ambito fiscale si caratterizzano per l’alleggerimento e la semplificazione, tra le quali figurano la riduzione della seconda aliquota IRPEF dal 35% al 33%, con impatto stimato di 9 miliardi nel triennio; lo stanziamento di 2 miliardi per l’adeguamento salariale al costo della vita; la proroga delle detrazioni edilizie per tutto l’anno 2026; l’avvio di misure di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti.

Le misure dell’imprenditoria puntano a investimenti e competitività. Tra queste si segnalano gli incentivi per l’acquisizione di beni materiali, con maggiorazione del costo ai fini dell’ammortamento (4 miliardi); i crediti d’imposta per imprese nelle ZES e ZLS (100 milioni nel triennio); la proroga della sterilizzazione di plastic e sugar tax fino al 31 dicembre 2026; il rifinanziamento della misura “Nuova Sabatini”.

Sono numerose poi le misure che si intendono intraprendere per questi due settori cruciali: 3,5 miliardi destinati a politiche familiari e contrasto alla povertà; la revisione dell’ISEE, con modifica del valore della casa e delle scale di equivalenza (500 milioni annui); gli interventi pensionistici collegati all’aspettativa di vita.

Nell’ambito sanità si tende al potenziamento strutturale, in quanto oltre ai fondi già previsti (5-7 miliardi) si aggiungono 2,4 miliardi per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo.

Ma le risorse della manovra dove sono state individuate? Nel miglioramento del quadro di finanza pubblica e rimodulazione del PNRR; dai contributi da intermediari finanziari e assicurativi; nella razionalizzazione della spesa pubblica.

Il testo del decreto-legge approvato introduce, poi, misure urgenti in ambito economico, tra le quali si annoverano: il rifinanziamento di programmi per giovani, università, innovazione e digitalizzazione; l’allineamento dei cronoprogrammi del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR; le spese straordinarie per RFI S.p.a. nel 2025; il contributo all’Economic Resilience Action Program dell’IFC per il sostegno al settore privato ucraino; l’implementazione dei fondi per Milano-Cortina 2026 e norme sui controlli antidoping; la proroga dell’imposta di soggiorno per l’anno 2026, con destinazione del gettito a inclusione e assistenza minorile.

 

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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