Si terrà a Roma, mercoledì 27 novembre, presso la Pontificia Università Gregoriana, la presentazione del Rapporto Svimez 2024.
Sulla home page del sito dell’associazione, si legge: “Nord e il Sud nel contesto internazionale, i cambiamenti nell’economia e nella società: lavoro, squilibri generazionali, il fattore conoscenza, l’industria. Mentre cambiano le politiche, una bussola necessaria per definire priorità basate sul binomio competitività e coesione: rafforzare le filiere produttive strategiche, investire in competenze, istruzione e sanità. Questi e molti altri gli argomenti che saranno affrontati, con la presenza e il contributo di molti ospiti e personalità del mondo istituzionale, economico e sociale”.
Intanto, però, una anticipazione targata dall’organizzazione presieduta da Adriano Giannola non manca: per quest’ultima, nel triennio 2025-2027, le risorse destinate a misure specifiche per il Mezzogiorno dovrebbero ridursi di ben 5,3 miliardi di euro. L’associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno lo ha sottolineato nella memoria sulla manovra depositata alla Camera.
Il documento calcola gli effetti finanziari nel triennio delle misure specifiche per il Mezzogiorno contenute in manovra (abrogazione di decontribuzione Sud, Fondo interventi per il Mezzogiorno, credito di imposta Zes Unica e sgravio contributivo neo-assunti Zes Unica). In soldoni: 1,78 miliardi in meno nel 2025, -2,92 miliardi nel 2026 e -625 milioni nel 2026.