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Come fanno gli italiani a comprare casa?

Oltre la metà lo può fare solo grazie all'aiuto determinante della famiglia di origine

Per poter esaudire il sogno di avere una casa di proprietà, il 52% delle famiglie italiane dichiara di aver ricevuto (in tutto o in parte) il supporto economico dei genitori. Una percentuale che sale al 70% tra i giovani under 35, certificando come la rete familiare continui a giocare un ruolo cruciale per “mettere su famiglia” e per alleviare le condizioni di vulnerabilità abitativa. Un supporto, legato all’acquisto della abitazione principale, che si traduce in molte famiglie in veicolo di solidarietà intergenerazionale, spesso tramite il trasferimento di beni immobili per donazione o eredità.

Il report annuale del Centro Internazionale Studi Famiglia analizza il legame gli aspetti strutturali, giuridici, economici legati all’abitare delle famiglie italiane. Emerge che il tipo di residenza più comune, per le famiglie italiane, è costituita dagli appartamenti, che interessano oltre il 57% degli interpellati, mentre le case/villette unifamiliari sono abitate dal 41,1 per cento. La maggior parte (il 79,6% dei nuclei) vive in casa di proprietà. I 25,9% l’ha acquistata senza mutuo; il 46,4% con mutuo; il 21,6% l’ha ricevuta in eredità. Il 16% invece vive in affitto e il 4,4% in altre condizioni.

Per le giovani generazioni l’aiuto dei genitori diventa dirimente, per il diritto alla casa.

Per una parte non marginale degli italiani, comunque, anche la gestione economica della casa costituisce un problema. I budget familiari in oltre il 30% dei casi non sono stati sufficienti a coprire i costi della casa negli ultimi tre anni e queste famiglie hanno dovuto chiedere aiuto all’esterno: nel 27,4% dei casi solo poche volte; nel 4,4% dei casi spesso.

Se poi si misura la qualità complessiva dell’abitare, i fattori di criticità sono ancora più diffusi: l’indice complessivo di vulnerabilità o insoddisfazione abitativa (elaborato combinando diverse informazioni strutturali e soggettive, come l’insufficienza degli spazi e delle dotazioni o la scarsa funzionalità degli spazi) evidenzia che oltre un terzo delle famiglie presenta valori elevati di criticità abitativa (36,5%, soprattutto tra persone sole e nuclei monogenitoriali).

Tra chi è in affitto, infine, il 40,1% si dice intenzionato ad acquistare un’abitazione (quella attuale o diversa da quella attuale); gli altri, non interessati alla futura compravendita, nel 44,9% dei casi dichiarano di non volerlo fare perché costa troppo.

 

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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