
E’ un mercato in continua crescita quello della nautica: quest’anno, ha toccato il valore di 33 miliardi, di cui oltre 25 solo per i superyacht. In questo contesto, la nautica italiana, con un giro d’affari da 4,4 miliardi di euro, si difende bene perché registra un +20% rispetto all’anno precedente. Ma non solo: in quest’industria lavorano 200 mila persone, 40 mila in più rispetto a soli cinque anni fa.
Sta di fatto che il caso italiano è generato soprattutto dai cantieri attivi nella produzione dei superyacht, su cui l’Italia è leader mondiale: lo si evince dallo studio di Confindustria Nautica e Deloitte.
Quest’anno, il fatturato del comparto industriale (cantieristica e produzione di accessori e motori marini) dovrebbe superare il valore record di addirittura 8 miliardi di euro.
“Il mercato della nautica prosegue la sua espansione globale trainata dalla crescita molto significativa dei superyacht, che continueranno anche nei prossimi anni a costituire il principale driver di crescita a livello internazionale – ha avuto modo di commentare Ernesto Lanzillo, Private Leader di Deloitte Italia – Una buona notizia per le imprese Made in Italy che, nonostante spesso siano di piccole e medie dimensioni, riescono a contribuire alla leadership indiscussa dell’Italia nella produzione di questo tipo di imbarcazioni grazie a passione e culto della qualità”
Ma a cosa è dovuto questo boom? Sicuramente all’aumento della domanda da parte di nuovi acquirenti. A livello geografico, Nord America ed Europa dominano il mercato, rappresentando circa il 70% del mercato globale.
Nell’ultimo anno analizzato, il portafoglio ordini mondiale di Superyacht ha raggiunto le 600 unità: un dato in crescita del +21% rispetto all’anno precedente. Il valore si attesta a 25,3 miliardi di euro di cui il 60% è generato dal segmento delle imbarcazioni di oltre 60 metri. E qui, la domanda di nuovi ordini è alimentata soprattutto dal segmento delle imbarcazioni da 30-40 metri, realizzate in acciaio e materiali compositi, grazie alla crescente presenza di nuovi acquirenti.
Per l’anno 2023, i cui dati consuntivi non sono ancora disponibili e saranno presentati da Confindustria Nautica il 19 settembre in occasione del al 64° Salone Nautico Internazionale di Genova, la crescita del valore della produzione della cantieristica italiana è stimata con un incremento medio previsto tra +5% e 15%, in parte trainato dalle consegne di ordini raccolti durante il periodo Covid.
I grandi yacht saranno il principale driver di crescita del mercato, mentre si prevede un rallentamento del segmento craft boats. La vela continuerà il suo trend evolutivo con un ritmo di crescita intorno al +3/+5%.