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Marino Niola: Dieta Mediterranea, un decennio di ricerca

Dal Mediterranean Diet Virtual Museum alla Piramide universale della Dieta Mediterranea il MedEatResearch dell’Università Suor Orsola Benincasa ha esportato i suoi progetti in tutto il mondo dagli Stati Uniti al Giappone.

Classe 1943, oltre venti libri all’attivo, un intenso portfolio di collaborazioni giornalistiche (Le Nouvel Observateur, Il caffè di Locarno e Il Mattino di Napoli), Marino Niola è un protagonista del dibattito culturale locale e nazionale. E’ editorialista di Repubblica (cura la rubrica “Miti d’oggi” per il magazine “Venerdì”) ed opinionista Rai, nonché presidente di enti di spettacolo come il teatro Mercadante (2008-2010), oggi Teatro Stabile di Napoli. Si definisce un antropologo della contemporaneità. Al Suor Orsola Benincasa insegna oggi Antropologia dei simboli, Antropologia delle arti e della performance. E soprattutto Miti e riti della gastronomia contemporanea, una delle aree di maggiore interesse in cui scava con grande disinvoltura, a caccia di simboli della vita quotidiana. Coordina il Laboratorio di Antropologia Sociale, il master in Comunicazione multimediale dell’enogastronomia. E infine dirige il Centro di ricerche sociali sulla Dieta Mediterranea “MedEatResearch”, una delle realtà in grado di dargli le maggiori soddisfazioni: trenta ricercatori impegnati nei progetti, oltre duemila studenti coinvolti, più di cento tesi di ricerca realizzate, oltre duecentocinquanta videointerviste e diecimila minuti di memorie archiviate. Sono solo alcuni dei numeri che negli ultimi dieci anni hanno contraddistinto il lavoro scientifico internazionale (dagli Stati Uniti al Giappone) del primo Centro di Ricerca universitario italiano specificamente dedicato alla Dieta Mediterranea.

I numeri del lavoro

MANGIARE MEDITERRANEO

Fondato nel 2012 all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli dagli antropologi Marino Niola ed Elisabetta Moro, il MedEatResearch è impegnato, con prestigiosi partenariati internazionali, nella salvaguardia della Dieta Mediterranea e contribuisce alla valorizzazione di questo patrimonio vivente attraverso studi e ricerche finalizzati a ricostruire minuziosamente la storia e la genesi della Dieta Mediterranea.

Un lavoro che dal 2019 ha dato vita al Mediterranean Diet Virtual Museum (www.mediterraneandietvm.com), il primo museo digitale dedicato allo stile di vita mediterraneo riconosciuto patrimonio dell’umanità UNESCO, che raccoglie più di 250 videointerviste suddivise in diverse sezioni e altri materiali interattivi come l’Edutest della dieta mediterranea. Un museo interamente gratuito, open source, in italiano e in inglese, che mette in mostra preziose testimonianze, frutto di attente ricerche etnografiche, di produttori, chef, artigiani, scienziati, contadini, artisti, pescatori e testimonial d’eccezione allo scopo di contribuire in maniera rilevante alla promozione del territorio campano, alla valorizzazione culturale delle sue tradizioni, vocazioni e produzioni, nonché al plusvalore simbolico delle filiere enogastronomiche di qualità campane sul mercato globale.

PREMI E RICONOSCIMENTI

Tra i numerosi premi ricevuti per la sua attività il MedEatResearch nel 2016 è stato insignito anche del Premio dell’Unione Europea per il Patrimonio Culturale/Europa Nostra Awards , la più alta onorificenza europea nel settore del patrimonio culturale e naturale attribuita dalla Commissione Europea e dall’Associazione Europa Nostra ai progetti scientifici e alle best practices nel campo della conservazione, della ricerca, dell’istruzione, della formazione e della sensibilizzazione ai temi dei beni culturali e del patrimonio immateriale. Un’attività di ricerca e sensibilizzazione che il MedEatResearch in questi dieci anni ha svolto non solo in Italia, ma anche in giro per il mondo dagli Stati Uniti al Giappone. In Minnesota ha condotto una ricerca etnografica, nelle città gemelle di Saint Paul e Minneapolis, esemplari di middle cities statunitensi, per indagare le pratiche alimentari legate all’idea di Dieta Mediterranea nell’immaginario collettivo. L’indagine sulla percezione e la diffusione del cibo mediterraneo e italiano si è focalizzata in particolare sulla popolazione degli studenti universitari dimostrando quanto sia necessario nel mondo un percorso di divulgazione culturale che ‘liberi’ la cucina italiana dalla mera associazione ai carboidrati (quasi fosse solo pizza e pasta) e ne racconti invece la vocazione più ampia legata alla dieta mediterranea e a prodotti di eccellenza anche tra frutta e verdure.

IN ITALIA E ALL’ESTERO

In Italia il MedEatResearch svolge un grande lavoro di ricerca in Cilento sul rapporto tra Dieta mediterranea e longevità. Studi che hanno coinvolto i comuni di Pollica e di San Mauro Cilento per verificare la correlazione tra l’alimentazione tradizionale, lo stile di vita locale e i tassi di longevità effettivi di questa popolazione raccogliendo numerose testimonianze sullo stile di vita dei centenari cilentani oggi raccolte nel Museo Virtuale della Dieta Mediterranea.

In Giappone il MedEatResearch ha preso parte al progetto di ricerca ‘Human and natural history in the system of food production’, confrontandosi con un team di studiosi provenienti da tutto il mondo su due aspetti di rilevanza antropologica nella Dieta Mediterranea: la condivisione del cibo e la convivialità. In tale occasione sono state presentate al parterre di studiosi le ricerche etnografiche del Centro sul Natale a Napoli e sullo scambio di beni alimentari che accompagna i matrimoni in Cilento.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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