
Il punto di non ritorno, probabilmente, si è toccato durante la pandemia quando, con lo smart working imperante, le riunioni si sono moltiplicate su varie piattaforme on line: su Zoom e i suoi fratelli, per intenderci. Questo, sorprendendo in tanti alle prese con figli, partner, animali domestici, bisogni fisiologici (in una mitica riunione dei consiglieri comunali di Napoli, si sentì chiaramente lo sciacquone di un wc) e più ne ha più ne metta.
E quindi: le riunioni con i propri colleghi o al cospetto dei propri superiori sono davvero sempre produttive? Se lo è chiesto la University of California dando il via a uno studio specifico assieme a Verizon Business ed Effective Meetings.
Ebbene: se le famigerate riunioni dovrebbero essere il momento dedicato alla condivisione di idee, agli aggiornamenti su quanto è stato fatto e su quanto ancora c’è da fare, se dovrebbero rappresentare un nuovo punto di partenza per un gruppo di lavoro, da questa analisi, emerge che, in realtà, spesso, finiscono per essere occupate facendo tutt’altro.
Più nello specifico, a riunione in corso, 9 su 10 hanno confessato di sognare ad occhi aperti; 4 su 10 si assopiscono; 4,7 su 10 si lamentano che le riunioni sono la maggior causa di perdite di tempo; 7 su 10, infine, addirittura hanno confessato di dedicarsi a un altro lavoro mentre i colleghi prendono parola. Il che fa il paio con un altro dato abbastanza eclatante: ben il 45% dei dipendenti statunitensi ha dichiarato di essersi sentito sopraffatto dal numero di riunioni a cui deve partecipare. Evidentemente, non è un caso.
Fatto sta che l’incapacità di dedicare il tempo esclusivamente alle riunioni si dimostra doppiamente controproducente: da un lato, fa venire meno il motivo per cui ci si riunisce e, paradossalmente, dall’altro, ci spinge a dover programmare altri momenti di meeting. Quest’ultima cosa è confermata anche da un altro dato: le riunioni risultano essere ampiamente aumentate negli ultimi anni.
Uno studio di Otter su dati relativi al 2021 rispetto al periodo pre-pandemia evidenzia che 7 dipendenti su 10 hanno registrato un aumento addirittura del 70% delle riunioni da quando hanno avuto la possibilità di lavorare da casa e, più in generale, che il numero di riunioni a cui partecipa mediamente un lavoratore è aumentato del 13,5%. Bisogna stringere i denti (oltre che i tempi).