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Nei primi otto mesi del 2025, alla voce morti sul lavoro 674 persone

L'ultimo, drammatico aggiornamento delle statistiche dell'Inail (senza tenere conto degli studenti)

Nei primi otto mesi dell’anno, i casi di infortuni mortali (esclusi gli studenti) denunciati all’Inail sono stati in totale 674, con un calo di quelli “in occasione di lavoro” ed un aumento di quelli in itinere, ovvero nel tragitto casa-lavoro.

E’ quanto emerge dai dati Inail aggiornati ad agosto.

In particolare, le denunce di infortunio in occasione di lavoro con esito mortale sono state 488 (-3% rispetto allo stesso periodo del 2024); le denunce di infortuni in itinere con esito mortale sono state 186 (+8,8%).

Quanto al numero complessivo delle denunce di infortunio (sempre al netto degli studenti), quelle in occasione di lavoro sono state 271.976, in diminuzione dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2024; quelle degli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, sono state 61.799, in aumento dell’1,0%.

Sta di fatto che questi dati dell’orrore si devono aggiornare tutti i giorni. Ieri, ad esempio, si sono registrati due nuovi casi di morti sul lavoro, a Ventimiglia e Pomigliano d’Arco.

Nella città ligure, in provincia di Imperia, un operaio di 58 anni ha perso la vita mentre lavorava in un cantiere. Al momento la dinamica, che è al vaglio dei carabinieri, è ancora poco chiara. Per il momento sono state avanzate due ipotesi sull’incidente: l’uomo potrebbe essere stato colto da malore sull’escavatore, che ha proseguito la propria corsa per poi ribaltarsi.

Secondo un’altra ipotesi, per cause in fase di accertamento, il cinquantottenne è finito nella scarpata: lui a circa otto metri sotto il livello della strada, l’escavatore a un centinaio. In un primo momento erano stati allertati anche i vigili del fuoco, il soccorso alpino e l’elisoccorso, ma il loro intervento è stato annullato.

La vittima lavorava nel movimento terra, ma quale fosse il suo compito la mattina di oggi, 6 ottobre, resta uno dei tanti interrogativi. Anche il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, sta cercando di capire cosa è successo: per questo motivo si è subito recato sul posto.

È morto all’ospedale Cardarelli di Napoli, invece, Vasile Bujac, l’operaio 31enne rimasto gravemente ferito nell’esplosione che si è verificata sabato 4 ottobre in un’officina di autodemolizioni a Pomigliano d’Arco. Il quadro clinico, già critico al momento del suo ricovero, si è aggravato fino al decesso, avvenuto nella tarda serata di domenica, 5 ottobre.

La procura di Nola ha disposto il trasferimento della salma per eseguire l’autopsia. Nell’incidente sono rimasti feriti altri due operai, che non risultano in pericolo di vita. Secondo le ricostruzioni, nell’officina è esplosa la bombola di gpl di un veicolo in fase di demolizione. Sull’episodio indagano i carabinieri.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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