
Il Senato ha approvato con 91 voti favorevoli e 55 contrari il Dl che, oltre a dettare nuove disposizioni per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, istituisce il Dipartimento per il Sud presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e viene disposta la soppressione della Struttura di missione ZES.
Il provvedimento attribuisce al nuovo Dipartimento funzioni di indirizzo, coordinamento e promozione dell’azione strategica del Governo con riferimento alle politiche per il Sud. Gli oneri vengono quantificati in 782.291 euro per il 2025 e 7.838.051 euro annui a decorrere dal 2026.
Ma chi sarà l’uomo che coordinerà la nuova struttura? Si tratta dell’ex segretario della Cisl Luigi Sbarra.
I suoi poteri saranno importanti tanto da poter dire che quasi tre anni dopo l’insediamento del governo Meloni, anche la Calabria ha un proprio “ministro”. La nomina formale non c’è, ma quello cucito addosso all’ex segretario generale della Cisl, assomiglia molto ad un dicastero nuovo di zecca.
Al sindacalista originario di Pazzano, già sottosegretario a Palazzo Chigi, viene affidato il dipartimento per il Sud con uno staff imponente e soprattutto deleghe di peso per gestire i fondi europei.
Sbarra avrà il coordinamento della Zona economica speciale (Zes unica), ovvero la grande struttura che coordina i Fondi di coesione per il Mezzogiorno e gli sgravi fiscali finalizzati a facilitare gli investimenti nelle regioni del Sud oltre ad Umbria e Marche.