
Le imprese italiane sono alla ricerca di 575mila lavoratrici e lavoratori a luglio e oltre 1,5 milioni entro settembre. I dati sono forniti dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del lavoro e delle politiche sociali grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro, cofinanziato dall’Unione europea.
Cresce la richiesta delle imprese del settore industria, del settore primario e dei servizi. Questi ultimi programmano più di 30mila assunzioni nel mese rispetto a luglio 2024 (+6%) e 85mila rispetto al trimestre luglio-settembre dello scorso anno (+6,4%).
L’industria nel suo complesso ricerca a luglio quasi 139mila lavoratori, che salgono a oltre 374mila nel trimestre luglio-settembre. Per il manifatturiero, che è alla ricerca di oltre 91mila lavoratori nel mese e di circa 242mila entro settembre, le maggiori opportunità di lavoro sono offerte dalle industrie alimentari, bevande e tabacco, seguite dalle industrie della meccatronica e da quelle metallurgiche e dei prodotti in metallo. A luglio le imprese dei servizi programmano circa 400mila contratti, che salgono a oltre 1 milione per il trimestre. Il settore turistico continua ad offrire le maggiori opportunità di impiego con 136mila lavoratori ricercati nel mese e circa 301mila nel trimestre, seguito dal commercio e dai servizi alle persone.
Nel mese sono difficili da reperire circa 261mila profili, pari al 45,4% delle figure professionali da inserire in azienda, soprattutto a causa della mancanza di candidati. I settori più colpiti dal problema sono le industrie metallurgiche e metallifere (dove il 65,5% dei profili ricercati è difficile da trovare), le imprese del comparto costruzioni, le industrie tessili, abbigliamento e calzature, le imprese del legno-mobile e della meccatronica.
Per le professioni intellettuali, tra i profili più introvabili il Bollettino segnala gli ingegneri (57,0%). Tra i tecnici, è difficile da reperire il personale in campo ingegneristico (65,9%), i tecnici della salute (65,2%) e i tecnici della gestione dei processi produttivi (63,3%). Tra i professionisti qualificati nelle attività commerciali e dei servizi, sono difficili da trovare le operatrici e gli operatori per la cura estetica (63,5%) e per le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (59,8%). Tra gli operai specializzati, i profili di più difficile reperimento sono fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni.
A luglio i contratti a tempo determinato sono la tipologia contrattuale maggiormente proposta (circa 370mila posizioni lavorative, pari al 64,3% delle entrate programmate). Seguono i contratti a tempo indeterminato (89mila, pari al 15,5% delle entrate previste) e i contratti in somministrazione (47mila, pari all’8,2%).
Il 20,3% delle entrate complessive prevede l’assunzione di lavoratrici e lavoratori immigrati. A luglio, sono in testa alle previsioni di ricorso a manodopera straniera le imprese del settore agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca, le industrie dei servizi di supporto a imprese e persone, le industrie alimentari, di bevande e tabacco e le imprese dei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio.
Stabile al 31% la percentuale delle assunzioni del mese destinate ai giovani under 30.
A livello territoriale, le imprese del Sud e Isole sono alla ricerca di circa 194mila lavoratori nel mese e oltre 475mila nel trimestre. Seguono le imprese del Nord Ovest, le imprese del Nord Est e quelle del Centro.