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Più tredicesime, ma in Italia sarà un Natale all’insegna del risparmio

Solo il 13% degli italiani afferma che farà più regali: il caro-vita condiziona il budget e la spesa media si attesta a 190 euro

L’ammontare delle tredicesime è in crescita quest’anno a 52,5 miliardi ma solo uno su due dei 36 milioni di lavoratori e pensionati che la riceveranno destinerà i soldi ai regali; gli altri risparmieranno o ci pagheranno le spese fisse.

Inoltre solo il 13% degli italiani afferma che farà più regali: il caro-vita condiziona il budget e la spesa media si attesta a 190 euro.

Il 44% di coloro che faranno acquisti non supererà i 200 euro e solo il 15% andrà oltre quota 300 euro.

In risalita sono invece i viaggi: partirà il 24% degli italiani, 6 punti percentuali più degli scorsi anni. La propensione è più alta tra gli under 35 (28%) e più bassa tra gli over 54 (23%).

E’ quanto emerge da due indagini, una realizzata per l’associazione dei consumatori Udicon dall’Istituto Piepoli e l’altra da Confesercenti con Ipsos. “Il punto non è quanto si spende, ma come si spende – afferma la presidente nazionale di Udicon, Martina Donini – Dai dati emerge una scelta più selettiva e consapevole. Il costo della vita pesa e orienta molti verso acquisti mirati, con un valore reale. È fondamentale distinguere le promozioni autentiche dalle offerte apparenti ed evitare l’impulso: un acquisto sbagliato può trasformare la festa in un costo che ci portiamo dietro per mesi”.

L’indagine è ricca di spunti. Se il 30% degli italiani farà meno regali rimane un gruppone pari al 55% che resterà sui livelli dello scorso anno. Gli under 35 sono i più inclini ad aumentare i regali (22%) mentre gli over 54 sono i più prudenti (4%). Di certo il Natale è sempre più digitale. Il 43% ha comprato o comprerà online con un incremento di 20 punti percentuali rispetto all’anno precedente, anche se il 48% continuerà a comprare nei negozi fisici.

Chiaramente più inclini all’online sono i giovani di 18-34 anni: il 58% sceglie questa modalità di acquisto, contro il 25% degli over54. Le categorie di regalo vedono in testa gli acquisti di abbigliamento (40%), seguiti da alimentari (30%), libri (29%), profumeria (28%). L’abbigliamento cresce di 12 punti e la profumeria di 14 sul 2024; tecnologia stabile ma bassa (14%), smartphone all’11%.

In base all’indagine Confesercenti la voce di spesa principale resta il Natale “classico”: il 50% indica i regali come destinazione prioritaria, con una punta nel Mezzogiorno (59%). Accanto ai doni, tengono le altre spese festive (22%) e i viaggi (23%). Ma cresce anche la componente prudenziale: il 31% userà la tredicesima per incrementare il risparmio e il 20% la destinerà a bollette e pagamenti arretrati.

A questa linea di cautela si affiancano altre spese obbligate e voci di gestione del bilancio: l’11% la userà per pagare mutui o finanziamenti e il 14% per la salute. Restano poi quote non trascurabili di utilizzo “funzionale”: il 21% indica spese per la casa, il 18% altri acquisti di beni o servizi e il 9% la destinerebbe a investimenti. Anche i saldi entrano già nei piani: il 27% prevede acquisti a gennaio usando risorse della tredicesima.

Una quota del 5% dichiara infine di non aver ancora deciso. “La tredicesima – spiega Confesercenti- tiene insieme due Italie: quella che fa partire le spese di fine anno e quella che prova a mettere ordine nei conti. È un segnale chiaro: l’aumento dell’occupazione, da solo, non basta se i redditi reali restano compressi e il lavoro, dipendente e autonomo, continua a impoverirsi”.

Inoltre si scontano gli effetti del Black Friday in forte crescita con il 46% che aveva acquistato o dichiarato l’intenzione di farlo. Il fenomeno attira soprattutto i giovani (oltre 50%), mentre gli over 54 restano più attendisti.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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