Tra tensioni interne e bisogno di risposte sul campo, il Napoli cerca una svolta che passi dal gioco, dalla compattezza e da una fame da ritrovare.
Il Napoli di Antonio Conte sta attraversando un passaggio chiave, il primo vero bivio della stagione. Cinque sconfitte tra campionato e Champions, un solo gol nelle ultime quattro partite: i numeri non raccontano tutto, ma indicano una tendenza. E la sensazione è chiara: la squadra ha smarrito ritmo, fiducia e un’identità precisa.
A Bologna si è vista, più che altrove, la difficoltà di tenere il campo con energia e lucidità. Conte lo ha detto apertamente: “Manca la fame, manca l’energia da inizio stagione.” Non è solo una diagnosi tecnica, ma un richiamo al gruppo e all’ambiente. Le parole dell’allenatore sono diventate un segnale forte: il Napoli ha bisogno di reagire come collettivo, non come somma di individualità.
Ma il cambio di rotta non può limitarsi alla motivazione. Serve una svolta sul piano del gioco: un’interpretazione più coraggiosa, dinamica, che riporti la squadra a dettare i tempi e non a subirli. Conte dovrà lavorare su una struttura più fluida, che restituisca al Napoli il controllo e la capacità di imporsi.
Allo stesso tempo, c’è un lavoro più silenzioso ma altrettanto delicato da fare: ricucire gli strappi nello spogliatoio. Piccoli segnali di frattura interna possono diventare crepe profonde se non gestiti con equilibrio. Servono cura, ascolto e unità d’intenti per riportare tutti sulla stessa frequenza. In questo senso, il tweet di Aurelio De Laurentiis ha avuto il merito di placare gli animi, ribadendo fiducia e sintonia con il tecnico. Ma quando si è in tempesta, nessuna calma è definitiva: occorrono conferme, giorno dopo giorno.
Le prossime settimane offriranno proprio questo banco di prova. Al ritorno dalla sosta, il Napoli affronterà Atalanta e Roma, due gare che valgono più di tre punti. Partite che misureranno non solo la forza tecnica, ma la capacità di rispondere con maturità. Perché le prospettive di un cambio di rotta ci sono, tutt’altro che banali, ma dipendono dalla coerenza tra parole e fatti.
Ora più che mai, il Napoli deve concentrare tutto su ciò che accade nel rettangolo di gioco. Le conferenze stampa, i tweet e i messaggi motivazionali hanno già detto abbastanza: servono risposte dal campo, per ritrovare fiducia nella proposta tattica e consapevolezza nei propri mezzi.
Conte lo sa, e il club sembra averlo capito: la stagione è ancora nelle mani del Napoli, ma non può più permettersi esitazioni. La scintilla non arriverà dall’esterno, ma da dentro, dalla capacità di rialzarsi insieme, riscoprendo quella fame che è sempre stata la sua vera forza.

