“Il Sud in questi ultimi tre anni è cresciuto, al di là delle continue narrazioni stereotipate, grazie ad una visione strategica unitaria e di lungo periodo messa in campo dal Governo Meloni fatta di investimenti pubblici e privati e non più da misure assistenziali. Non a caso nel Mezzogiorno, finalmente, i fondamentali dell’economia sono tutti di segno positivo e migliori del resto del Paese: Pil, investimenti, occupazione anche femminile e giovanile”
È quanto ha affermato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Sud, Luigi Sbarra.
“Del milione e duecentomila posti di lavoro, quasi tutti nella componente a tempo indeterminato, creati in tre anni, più della metà sono al Sud; secondo i dati Invitalia delle 4.124 imprese nate nel 2024 oltre il 50% ha sede nelle regioni meridionali; così come è più alta di altre aree del paese la propensione ad investire in innovazione tecnologica”.
Il sottosegretario ha precisato che “non è stato solo l’impatto del Pnrr, adeguatamente revisionato, a determinare questa ripartenza ma anche la riforma degli strumenti della politica di coesione, gli investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, la nuova Zes unica per tutto il Sud fortemente utilizzata da migliaia di investitori, gli incentivi alla occupazione di giovani, donne, lavoratori svantaggiati deliberati nelle ultime tre leggi di stabilità”.
“Certo – ha dichiarato ancora il rappresentante del Governo Meloni – c’è ancora tanto da fare, e lo faremo con serietà e responsabilità, per recuperare divari e dimenticanze storiche imposti da governi che avevano rinunciato a sostenere lo sviluppo del Mezzogiorno”.
“Ma i risultati, fatti da numeri riconosciuti da tutti i centri di rilevazione statistica, oggi sono sotto gli occhi di tutti – ha concluso Sbarra – Dimostrano che in presenza di politiche pubbliche mirate, efficaci, reali il Sud è pronto ad affrontare e vincere la partita della crescita economica nazionale, candidandosi e ponendosi come protagonista nella scena euro-mediterranea”.

