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Addio alle ferie d’agosto: da diritto di tutti a lusso per pochi

La verità è che le vacanze agostane non possiamo più permettercele come una volta

Una volta era semplice: agosto era il mese delle vacanze, Ferragosto il punto fermo dell’estate. Le città si svuotavano, i negozi abbassavano le serrande, le fabbriche chiudevano. Oggi non più. Le ferie d’agosto sono diventate un lusso per pochi e un ricordo per molti.

La prima colpa è del caro-vita. Con alberghi, trasporti e servizi alle stelle proprio nel mese clou, partire ad agosto è diventato un salasso. Non a caso, nel 2024 un italiano su due ha rinunciato alle vacanze, e per il 47% il problema sono i prezzi in generale; per il 33% il rincaro specifico delle ferie. Risultato: soggiorni più brevi, vacanze spezzettate, partenze spostate a giugno o settembre.

Ma non è solo questione di soldi. Il mondo del lavoro è cambiato: le grandi chiusure collettive appartengono al passato. Le aziende preferiscono ferie scaglionate, in nome della produttività. Tradotto: addio al mese “sacro” dell’ozio nazionale.

I numeri parlano chiaro: solo il 28% parte ancora ad agosto, il 27% a luglio, il 19% a settembre. La Gen Z resiste, Millennials e Gen X si spalmano sull’estate, i Boomer puntano su settembre. E poi c’è chi, di vacanze, non ne vede neanche l’ombra: oltre 6 milioni di italiani hanno rinunciato del tutto a partire, e tra loro sempre più famiglie con figli.

Ci raccontiamo che è “più intelligente” distribuire le ferie, che è bello evitare la folla. Ma forse stiamo mascherando con la retorica un dato più amaro: le ferie non sono finite, semplicemente non ce le possiamo più permettere come prima.

E allora la domanda resta: è giusto rassegnarsi a un’Italia in cui il diritto alle vacanze diventa un privilegio? Oppure dobbiamo iniziare a dire chiaramente che la stagione delle ferie d’agosto, quella che univa un Paese intero, ci è stata portata via… e non solo dal calendario?

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Direttore Editoriale - Articoli pubblicati: 180

Libero Professionista, impegnato oltre che sul fronte dei servizi e prestazioni connesse al tema della prevenzione degli infortuni in ambienti di lavoro, ha maturato una notevole esperienza nell’ambito delle relazioni sindacali, ed oggi è tra i fondatori di diverse realtà sindacali di carattere Nazionale.

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