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Territorio e sviluppo / Il futuro di Bagnoli (e del Circolo Ilva)

Cammarota: “Sì alla coesione sociale, no alla burocrazia” Il territorio? E’ insieme elemento e fattore di comunità e sviluppo. E nell’area flegrea c’è una “domanda di Città”, nella metropoli di Napoli, che non può essere sottaciuta. Ne è convinto Osvaldo Cammarota, attento e appassionato operatore di coesione e sviluppo territoriale. [caption id="attachment_1478" align="alignright" width="300"] In foto Osvaldo Cammarota[/caption]   Da anni Cammarota studia per integrare e valorizzare risorse materiali e immateriali con l’obiettivo di uno sviluppo socioeconomico con approcci e strategie di tipo sistemico-evolutivo. È direttore dell’Associazione BRI – Banca Risorse Immateriali. A lui si deve, in particolare, se il tema della destinazione di Bagnoli verso un futuro che mantenga integro il rapporto tra cittadini e territorio è tuttora vivo nel dibattito pubblico. Argomenti al centro di un incontro da cui il 9 gennaio 2023, presso il Circolo Ilva di Bagnoli (ore 17) parteciperanno tra gli altri il sindaco di Napoli e dell’Area Metropolitana Gaetano Manfredi e Bruno Discepolo, assessore regionale al Governo del territorio e il presidente del Distretto Aerospaziale della Campania, Luigi Carrino.   L’Area Flegrea è a suo parere un sistema geomorfologico, culturale, produttivo. Per meglio dire, è un “distretto sociale-produttivo”. Le sembra congrua questa definizione? Sì certamente. Aggiungerei tuttavia che ancora non riesce a dispiegare del tutto le sue potenzialità di sviluppo, pur disponendo di risorse tipiche e uniche al mondo. Dico di più. È un microcosmo nel quale l’area ex Italsider costituisce il punto più emblematico delle difficoltà che si incontrano nel passaggio dall’epoca industriale alla economia moderna, che si vuole sostenibile, inclusiva e resiliente.   Sono argomenti sui quali al Circolo Ilva Bagnoli p stato svolto un ciclo di incontri che ha organizzato nel corso del 2022. E che si conclude lunedì 9 quando con autorevoli rappresentanti istituzionali, cercheremo di giungere a una sintesi e al rilancio del lavoro di ricerca e azione, culturale e sociale sul territorio.   Più nel dettaglio, quali sono le domande al centro del confronto? Ci si interroga su cosa manca e quale possa essere il più efficace accompagnamento allo sviluppo di questo territorio. E ancora su quale ulteriore funzione possa svolgere il Circolo Ilva Bagnoli per contribuire attivamente -con il portato della sua cultura del lavoro e della solidarietà sociale- al processo di ri-generazione che stenta a progredire.   Bagnoli è sempre sotto i riflettori. Tra rassegnazione e aspettative, rilanciate dalla ennesima gestione commissariale affidata di recente al sindaco di Napoli … Bagnoli è solo una parte di un territorio -l’Area Flegrea- in cui si concentrano i problemi e le contraddizioni di un ritardo di sviluppo dovuto alla complessità di questioni da affrontare per il passaggio dall’era industriale del ‘900 all’epoca moderna. È illusorio pensare di superarli trattandoli come se Bagnoli fosse un’isola a sé, o un’opera pubblica come il Ponte Morandi.   Non basta quindi la tecnica e la finanza per sortire un risultato duraturo… In epoca moderna lo sviluppo territoriale è sempre più il risultato-prodotto della combinazione armonica di interessi pubblici e privati, della integrazione tra politiche di sviluppo e politiche di inclusione sociale. Specialmente se si vuole uno sviluppo sostenibile e resiliente, serve ascoltare attentamente i bisogni, le aspirazioni delle comunità che abitano i territori e valorizzare le identità caratteristiche e distintive di ciascun luogo.   Lei parla di sviluppo locale in epoca di globalizzazione. Non crede che ci sia una contraddizione? Pur nella globalizzazione spinta, che tra l’altro ha subito una battuta d’arresto con la pandemia da Covid e lo shock energetico provocato dalla guerra in Ucraina, ci saranno sempre “luoghi” spinti a competere o a subire gli effetti negativi dell’economia globale. Ma intervenire sui luoghi con un taglio tecnicistico, economicistico, come se tutto fosse materia di investitori, spesso virtuali, è una tendenza destinata a fallire.   Qual è invece, a suo giudizio, la giusta ricetta? Il primo obiettivo consiste nel costruire coesione istituzionale intorno al principio della unitarietà dello Stato, e su una strategia di sviluppo condivisa. Possibilmente non fatta solo di rendering.   E poi? Occorre seguire un filo di coerenza tra gli enunciati programmatici, le procedure di attuazione e la concreta operatività di tutti gli apparati -politici e amministrativi- che hanno responsabilità esecutive.   Ma c’è speranza che accada, dopo venti o trent’anni di buone intenzioni sempre senza seguito? Noto con piacere il vitalismo e lo spirito innovativo in alcune amministrazioni che governano il territorio flegreo. Parlo ad esempio di Pozzuoli e Bacoli. La Regione prova ad accompagnare questi processi di attenzione allo sviluppo con i Programmi Integrati di Valorizzazione. Lo stesso Comune di Napoli, proprio su Bagnoli ha impresso un cambiamento significativo introducendo un approccio graduale, progressivo e sostenibile nell’opera di ri-generazione. Ma la speranza può diventare più concreta se si costituisce presto la Città Metropolitana.   Qual è il ruolo del Circolo Ilva in questo complicato contesto? … Con il Circolo Ilva Bagnoli stiamo lavorando da tempo per favorire un clima di cooperazione e collaborazione, diversamente la parola “sinergia” risuona vuota e retorica. Il Circolo è “quel che resta” dell’intreccio tra Cultura del Lavoro e Cultura della Solidarietà sociale. Pensiamo che questo sia un potente stimolo culturale e sociale per affrontare le sfide del tempo che viene. Il 9 gennaio avremo un momento di sintesi e di riflessione sul lavoro sin ora svolto ….     CHI PARTECIPA AL DIBATTITO Il dibattito, coordinato da Osvaldo Cammarota, sarà introdotto e animato da interventi di:   Giovanni Capasso Presidente Circolo Ilva Bagnoli Saverio Coppola (Banca Risorse Immateriali), Fabio Borghese Direttore Creactivitas – Comunità flegrea Luigi Carrino Presidente Distretto Aerospaziale Campania Massimo Clemente Direttore IRISS – CNR Stefano Consiglio Direttore Corso Innovazione Sociale Filippo De Rossi Sub-Commissario per Bagnoli Francesco Escalona Scrittore Territorialista Gabriella Esposito Architetto, Ricercatrice IRISS – CNR Dino Falconio Sub-Commissario per Bagnoli Achille Flora Economista Dora Gambardella Direttrice Dip. Scienze Sociali Federico II Andrea Morniroli Forum Diseguaglianze Diversità Michelangelo Russo Direttore DiArc Federico II  ]]>

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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