
Due notti europee, due storie diverse ma con spunti comuni: la Roma conquista fiducia, il Bologna inciampa ancora. In campo internazionale, chi sa gestire l’istante decide il destino.
Nizza – Roma 1-2: solidità e difensori protagonisti
La Roma in trasferta ha mostrato quel tipo di personalità che fa la differenza nei percorsi europei. Non ha brillato in apertura, anzi ha vissuto momenti di equilibrio e poche emozioni, ma nella ripresa è emersa con decisione: gol da N’Dicka e Mancini, il ritorno di Pellegrini come catalizzatore, e uno Tsimikas che ha già confermato di poter dare ossigeno sulla fascia sinistra.
Ciò che impressiona non è tanto l’azione spettacolare, ma la consapevolezza: squadra compatta, attenta alle transizioni, capace di sfruttare gli spazi quando l’avversario abbassa la guardia. E non è un caso che il match sia stato deciso da giocatori normalmente non protagonisti in zona gol: i difensori che segnano sono un plus tattico e psicologico.
Se la Roma di oggi vuole davvero essere figlia di Gasperini e non solo una sua versione “modulata”, dovrà lasciare meno spazio a quella Roma-Ranieri che amava il controllo, l’equilibrio e il rigore. Nizza è stato un banco di prova vinto, ma servirà costanza.
Aston Villa-Bologna 1-0: Italiano flop in Europa, morale che pesa
A Villa Park il destino è stato deciso da un singolo episodio: McGinn, sugli sviluppi di un calcio piazzato, ha trovato lo scarto che ha trasformato una partita difficile in vittoria per gli inglesi.
Il Bologna ha provato a rispondere: non sono bastati però i tentativi di costruzione, e solo uno strabiliante Skorupski ha impedito che il passivo fosse più pesante.
Qui emerge la differenza mentale: l’Aston Villa ha saputo controllare tensione e spunti, anche senza fare la sua miglior partita. Il Bologna ha reagito, ma ha mostrato che senza precisione e naso nei momenti chiave resta vulnerabile.
La Roma vince e convince, mostrando che la transizione verso un’identità più coraggiosa e atletica è in corso. Il Bologna perde ancora, non per mancanza di idee, ma per limiti nei dettagli.
In Europa, non basta giocare bene: serve trasformare il buono in decisivo. La Roma ha l’occasione di crescere a testa alta, il Bologna deve imparare a non farsi tradire dalle sfumature.
E ora la Serie A mette subito alla prova entrambe: i giallorossi ospitano il Verona in una gara che dirà se la solidità europea saprà tradursi in continuità domestica; il Bologna affronta un’altra trasferta a Lecce, sfida in cui Italiano non potrà permettersi lo stesso calo di cinismo visto a Birmingham. Due partite diverse, ma con lo stesso obiettivo: trasformare le lezioni d’Europa in punti pesanti per il campionato.