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11° giornata di Serie A: Inter e Roma volano, Juve bloccata, Bologna da sogno e Napoli in crisi

C’è chi vola, come l’Inter e la Roma, ormai lanciate verso l’alto; chi continua a cercarsi, come la Juventus di Spalletti e il Milan di Allegri; chi precipita, come l’Atalanta di Juric, e chi sogna in grande, come il Bologna di Italiano.

Non mancano i contrasti, le metafore e le sorprese: un derby senza reti ma pieno di orgoglio, un Sassuolo spietato, un Napoli irriconoscibile, e poi il cuore giallorosso che spinge la Roma in vetta. In mezzo, il calcio che vive di dettagli: un portiere che salva tutto, un ex che si perde, un giovane che incanta.

La Serie A si conferma così: imprevedibile, viva, cinematografica. Un campionato dove ogni 90 minuti raccontano molto più di un risultato.

 

Juventus – Torino 0-0: Un derby senza gol ma pieno di intensità

Il derby della Mole anima il sabato pomeriggio dopo tre gare poco spettacolari, con appena un gol complessivo. Da una parte un Torino in fiducia, reduce da cinque risultati utili consecutivi, con Simeone sempre più leader offensivo e Paleari baluardo della porta granata. Dall’altra, la Juventus di Spalletti cerca la prima vittoria casalinga dopo il successo di Cremona e il pari europeo con lo Sporting Lisbona.

La partita è subito equilibrata, segnata da errori ma anche da tanta voglia di costruire. Le statistiche (72% di possesso palla per la Juve e xG 1.21-0.54) potrebbero far pensare a un dominio bianconero, ma il Torino ha saputo attendere e colpire in ripartenza, come già fatto con Roma e Napoli. Mister Baroni, d’altronde, conosce bene come mettere in difficoltà squadre di questo tipo.

Le grandi prove dei portieri da entrambe le parti tengono le reti inviolate, regalando un derby senza gol ma comunque intenso e appassionante.

La Juve, però, continua a soffrire la “pareggite” anche con il nuovo allenatore, rischiando di perdere terreno dalla vetta. Il Torino invece conferma solidità e ambizioni europee.

MVP: Marco Paleari, autore di una prestazione monumentale. La sua storia è un promemoria: perseveranza e ossessione, nello sport come nella vita, alla lunga pagano. Chissà che le gerarchie tra i pali non siano da riscrivere.

 

Parma – Milan 2-2: Spettacolo e rimpianti: difese distratte, emozioni a valanga

All’Ennio Tardini si affrontano due squadre con obiettivi diversi ma la stessa voglia di riscatto. Il Parma cerca continuità e identità, sperando nel rientro di Valeri per ritrovare la vittoria. Il Milan, che recupera Pulisic, punta invece alla vetta.

Ne esce la gara più bella degli anticipi: ritmo, occasioni e un 2-2 che rispecchia perfettamente l’andamento del match. Le statistiche (xG 1.88-1.94, tiri in porta 4-5) confermano l’equilibrio.

Il Milan mostra grande qualità in attacco, trascinato da un ritrovato Saelemaekers — MVP dei rossoneri, e ironia della sorte, uno di quelli che il club aveva lasciato andare in prestito con troppa leggerezza — ma paga una difesa disattenta.

Bernabé e Delprato firmano il pareggio per il Parma, che conquista un punto prezioso nella corsa salvezza e concede tempo al tecnico Cuesta per consolidare il suo progetto.

Per Allegri, invece, resta la sensazione di un’occasione persa: la sua squadra ha tutto per lottare per il titolo, ma serve maggiore solidità dietro. La pausa per le nazionali arriva al momento giusto.

 

Atalanta – Sassuolo 0-3: Crollo totale a Bergamo. La Dea è irriconoscibile

Sono passati 168 giorni dall’ultima volta che l’Atalanta aveva subito più di due gol in casa in campionato. Eppure, contro il Sassuolo, i nerazzurri offrono una delle peggiori prestazioni della gestione Juric: difesa disastrosa, centrocampo disunito, attacco inesistente.

Demerito dell’allenatore atalantino o merito di Grosso? Forse un po’ di entrambi. I numeri raccontano una gara ingannevole: 67% di possesso palla, ma sterile, contro un Sassuolo cinico e spietato (3 gol su 4 tiri in porta). La coppia Pinamonti–Berardi è devastante e condanna una Dea smarrita.

Il 13° posto in classifica comincia a preoccupare, e i tifosi chiedono l’esonero di Juric. La sensazione è che lo spogliatoio non segua più il tecnico, e che l’ombra di Gasperini sia ancora lunga su Bergamo. Serviranno polso e lucidità da parte della famiglia Percassi per evitare la fuga dei pezzi pregiati: dopo i “richiami” di Carnesecchi e Lookman, anche altri potrebbero guardarsi intorno.

L’Atalanta ha bisogno di ritrovarsi, e presto: non solo per la classifica, ma per non smarrire quella mentalità che l’aveva resa un modello in tutta Italia.

 

Bologna – Napoli 2-0: Lezioni di calcio al DallAra. Napoli spento, Bologna dominante

Numeri chiari: 11-4 nei tiri totali, 4-1 nelle conclusioni in porta, xG 0.95–0.26.

Al Dall’Ara va in scena un dominio bolognese che lascia attoniti i campioni d’Italia. Il Napoli, alla ricerca di una vittoria che manca dalla gara contro l’Inter, sembra non essere mai sceso in campo. L’assenza di De Bruyne, fermo per infortunio, pesa come un macigno.

Il Bologna, invece, gioca da grande: pressing, intensità, coraggio. Anche con il giovane Pessina (classe 2007) in porta al posto dell’infortunato Skorupski, la squadra di Italiano non arretra di un centimetro. Cambiaghi è il vero jolly del match: corsa, dribbling, lucidità e l’assist perfetto per Dallinga.

Probabilmente, se questa partita fosse un film, sarebbe un horror per il Napoli e una commedia romantica per il Bologna: i partenopei sembrano impauriti, i rossoblù invece si innamorano del pallone e del proprio gioco. Persino senza il sostegno della curva, in protesta dopo gli episodi infrasettimanali di coppa, il Bologna riaccende il Dall’Ara e fa tornare il pubblico a cantare.

Per il Napoli di Conte è un pomeriggio da dimenticare: serve ritrovare equilibrio, identità e concretezza, magari con il ritorno di Lukaku dopo la sosta.

Per il Bologna, invece, questa vittoria vale più di tre punti: è un messaggio. Con questa mentalità, la vetta non è più solo un sogno.

 

Roma – Udinese 2-0: La grinta dei lupacchiotti” spinge la Roma in vetta

Svilar, Mancini, Cristante, Pellegrini: sono loro i simboli della Roma di oggi, i “gladiatori” moderni che difendono con orgoglio i colori giallorossi. Su di loro Gasperini ha costruito una squadra concreta, capace di unire tecnica e spirito di sacrificio per riportare la Roma ai vertici del campionato.

Il possesso palla (58%), i 13 tiri totali e le 4 conclusioni in porta raccontano una gara condotta con personalità contro una delle formazioni più scomode del momento, l’Udinese. Zaniolo, ex del match e vecchio idolo della curva sud, non riesce a incidere: si divora un gol già fatto su “assist” di N’Dicka e incappa in una giornata da dimenticare, proprio nel suo ritorno all’Olimpico.

La Roma invece è compatta, aggressiva e consapevole della propria forza. Mentre a Bergamo lo rimpiangono, Gasperini nella capitale sembra aver trovato il suo habitat ideale, migliorando — se possibile — anche i numeri di Ranieri e confermandosi uno dei tecnici più incisivi del momento.

I “lupacchiotti” corrono, lottano e vincono: la vetta non è più un miraggio, ma un obiettivo concreto.

 

Inter – Lazio 2-0: San Siro è una bolgia. lInter brilla, la Lazio non punge.

Ultimo atto della giornata di Serie A: a San Siro scende in campo un’Inter che guarda tutti dall’alto, consapevole che questa sfida può valere la vetta. I nerazzurri rispondono da grande squadra, con una prestazione solida, senza sbavature e piena di personalità.

Le statistiche confermano la superiorità (xG 1.91 contro 0.69, 54% di possesso palla), ma anche la sensazione visiva è chiara: la Lazio prova a resistere, ma senza Castellanos e Nuno Tavares fatica a creare vere occasioni da gol. Il risultato è la logica conseguenza di una partita dominata dal primo all’ultimo minuto.

San Siro è una bolgia: Lautaro Martínez accende subito la serata con giocate di classe, mentre Thuram ritrova spazio e fiducia, anche se Bonny e Pio Esposito non avevano fatto rimpiangere la sua assenza.

Questa Inter ha tutto: profondità di rosa, mentalità vincente e fame di successi. È la squadra più completa del campionato e, al momento, la favorita più credibile per lo scudetto.

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Collaboratore - Articoli pubblicati: 7

Ingegnere Gestionale con 3 anni di esperienza in progetti di digitalizzazione dei processi e compliance regolatoria per una primaria azienda europea del settore energia. Dopo un primo percorso come Business Analyst, oggi opero come Consultant, coordinando team cross-funzionali e guidando iniziative di trasformazione dei processi aziendali in ottica digitale e normativa.

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