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Inter senza clamore, Milan cinico, Napoli e Juve inciampano: il settimo turno ridisegna la Serie A

Il campionato non vive di fuochi d’artificio, ma di equilibri che cambiano centimetro dopo centimetro. La settima giornata di Serie A lo conferma: nessuna goleada, tante storie da spogliatoio e spunti per capire chi è davvero pronto a lottare fino in fondo. Al centro della scena ci sono l’Inter, capace di prendersi la testa vincendo a Roma senza dominare, e un Milan che contro la Fiorentina soffre e rimonta grazie a un super Leão, non senza polemiche arbitrali riguardo l’errata applicazione del protocollo VAR in occasione del rigore. Napoli e Juventus inciampano, mentre il Como continua a stupire e l’Atalanta si ritrova prigioniera dei propri rimpianti.

Roma-Inter: 0-1
La pazienza dell’Inter ripaga

I nerazzurri hanno espugnato l’Olimpico con la maturità di chi sa che non serve il barocco per fare classifica. Dopo sei minuti Barella pesca Bonny sul filo del fuorigioco: controllo, tiro sul primo palo e partita in discesa . Da lì in avanti l’Inter si abbassa , lasciando di più il gioco alla Roma (57 % di possesso) e la responsabilità di creare. La squadra di Gasperini ci prova, costruisce, ma sbatte contro Sommer e sui propri errori . La novità è tutta qui: l’Inter non incanta, ma chiude gli spazi con disciplina e sfrutta una delle poche disattenzioni avversarie. In settimana Chivu aveva chiesto maturità. Ha avuto risposte: Bonny, a 20 anni, segna il terzo gol in campionato, diventando il primo interista a collezionare tre reti e tre assist nelle prime sette giornate dell’era a 20 squadre .

Per la Roma resta la sensazione di un’occasione persa. Il 3‑4‑2‑1 di Gasperini produce palle gol, ma Dovbyk sbaglia un colpo di testa a porta vuota e Dybala non riesce a battere Sommer. Il calcio, a volte, è questione di centimetri: quelli che separano la palla dal palo e che decidono se una squadra sale in vetta o resta ancorata al quarto posto.

Milan-Fiorentina: 2-1
Milan, vittoria di carattere e talento

Al Meazza la Fiorentina aveva sorpreso tutti portandosi avanti con Gosens di testa dopo un’ora di sonnolenza . Ma il Milan ha imparato a soffrire. Leão prende per mano i compagni: prima un destro a giro dal limite che vale l’1‑1, poi un rigore molto dubbio, con l’applicazione errata del protocollo VAR che avrebbe dovuto lasciare alla valutazione di campo, procurato da Giménez e trasformato con freddezza all’86′ . Statistiche alla mano, i rossoneri producono di più rispetto ai viola e raddoppiano i tocchi in area avversaria (22 a 10). Ma è l’atteggiamento a fare la differenza: Allegri alza il baricentro nella ripresa, inserisce forze fresche e sfrutta l’unica disattenzione di Parisi per rovesciare il risultato.

Il successo porta il Milan in vetta e lancia la crescita di Leão, leader tecnico e caratteriale stasera. Per la Fiorentina resta la solidità difensiva ma anche la sterile produzione offensiva: un solo tiro nello specchio e xG sotto l’unità.

Atalanta-Lazio:0-0
Atalanta, pareggi che pesano

Al Gewiss Stadium l’Atalanta ha messo alle corde la Lazio: 16 tiri, 2,49 di xG e due pali colpiti. Eppure è finita 0‑0. Juric si ritrova con cinque pareggi nelle prime sette giornate e la sensazione di aver perso una partita già vinta. Sulemana, Lookman e Ahanor hanno sprecato tre palle gol clamorose, mentre Zappacosta ha scheggiato il montante. La Lazio si è salvata con ordine (21 respinte, 26 tackle) e con un Provedel strepitoso. Sarri, consapevole della differenza tecnica, ha preparato la gara per difendere basso e ripartire: missione compiuta. Resta però il dato crudo di soli 0,25 xG prodotti, un segnale preoccupante per una squadra che fatica a creare.

Como-Juventus: 2-0
Il Como mette la freccia sulla Juventus

A Como il gelo calato sulla Juventus è stato reale. La rete di Kempf dopo quattro minuti, nata da un’azione da palla inattiva e rifinita da Nico Paz , ha tolto certezze ai bianconeri. Tudor ha provato a reagire, la Juve ha tenuto il pallone (55 %) senza trovare sbocchi: 0,83 l’xG prodotto e solo tre tiri nello specchio. Molto più incisivo il Como, che con pazienza e organizzazione ha colpito ancora con Paz al 79′ su contropiede . Il dato che impressiona è quello dei duelli: 22 tackle vinti dai lariani contro 10 dei torinesi e ben 21 respinte per una difesa che non ha fatto passare nulla.

Il Como aggancia proprio la Juve in classifica. Tudor incassa la terza gara di fila senza gol e dovrà interrogarsi sulla sterilità offensiva.

Torino-Napoli: 1-0
Napoli, una caduta che fa male

Alcuni diranno che il Napoli ha dominato. È vero: 69 % di possesso, 22 tiri totali, 11 corner e 615 passaggi completati . Ma il tabellino dice Torino 1‑0 Napoli. Baroni ha impostato la gara con coraggio: baricentro basso, Simeone e Adams pronti a ripartire e un pressing feroce sulle linee di passaggio. La partita l’ha decisa un errore di Gilmour, trasformato in oro da Simeone con un tiro da posizione defilata . Poi il palo di Politano in pieno recupero e il tap‑in di Lang annullato dal VAR .

Conte, orfano di McTominay, Højlund, e Lobotka, può recriminare sull’inefficienza offensiva: xG identici (1,92 Torino, 1,83 Napoli) ma solo 5 tiri in porta su 22 tentativi . Senza una punta che incide, essendo Lucca ancora acerbo sia nel gioco con i compagni che in area, il possesso azzurro si è tradotto in tanti cross e poca sostanza. Il Napoli resta agganciato al treno delle prime, ma le tre sconfitte esterne tra champions e serie a lanciano un campanello d’allarme.

Uno scenario aperto

Dopo sette giornate l’Inter guarda tutti dall’alto, ma la sensazione è che la corsa scudetto sia più una maratona che uno sprint. Il Milan ha ritrovato concretezza e la Roma, nonostante la sconfitta, gioca un calcio propositivo che può dare frutti. L’Atalanta è un cantiere aperto: domina ma non concretizza. Il Napoli deve fare i conti con gli infortuni e con la necessità di tradurre il possesso in gol. E poi c’è il Como, che con una rosa giovane e idee chiare sta dimostrando che in Serie A la sorpresa è dietro l’angolo.

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Autore - Articoli pubblicati: 16

Studente di Giurisprudenza, con esperienza amministrativa e interesse per ambito legale, aziendale e risorse umane.

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